La Spezia - Era una mattina di 25 anni fa... o meglio era sabato 26 maggio 1990. Una bellissima e calda giornata di sole. Il Giro partiva da La Spezia con la sua nona tappa. Impossibile resistere alla tentazione. Chiesi un permesso speciale all'Ammiraglio di Squadra Franco Papili, che era il mio comandante e con due miei commilitoni andammo in Piazza Europa a vedere la partenza del Giro. All'epoca non esisteva il Villaggio di Partenza, neppure il Podio del Foglio Firma nè tantomeno i bus delle squadre, i corridori arrivano a bordo delle ammiraglie, al massimo di qualche furgoncino....! C'erano giusto un pò di transenne per delimitare lo spazio destinato ai ciclisti ed un tavolino posto su un piccolo palchetto dove era posato il foglio firma...! Seguivo il ciclismo già da 7 anni, avevo iniziato nel 1983 con il Giro dell'Appennino e quindi mi sapevo muovere con destrezza...! Da due anni scrivevo già per il quotidiano genovese Il Lavoro ed avevo iniziato a collaborare con Telecittà , emittente ligure Fu un gioco da ragazzi convincere Gianni Bugno ad indossare il mio cappellino da marinaretto. Lo stesso Bugno, che indossava la maglia rosa dalla partenza di Bari e che l'avrebbe portata sino all'arrivo di Milano, si prestò al gioco e venne intervistato con tanto di berretto della Marina Militare in testa dalla RAI e da Francesco Izzi di TMC , che sarebbe diventato mio collega 6 anni dopo ( quando si dicono i casi della vita ). Ma ci furono altri corridori coinvolti in questa mia goliardata, Rolf Sorensen, Acacio da Silvia, Claudio Chiappucci.
La Spezia - 26 maggio 1990 con Acacio Da Silva
Siamo di nuovo a La Spezia 25 anni dopo, se all'epoca avevo 22 anni, fate i calcoli voi...adesso sono 47.... ma lo spirito e la testa sono quelli di tanti anni fa, per fortuna. Rivedere i posti dove ho vissuto per un anno quando ero a militare è sempre emozionante. Con tutti i tagli che ci sono stati anche al Ministero della Difesa, complice l'abolizione della leva, pure la Marina ne ha risentito e molti luoghi di allora sono chiusi. Meglio non andare a vedere in prima persona per non farsi prendere troppo dalla malinconia. Quindi subito al Villaggio di Partenza, quello che 25 anni fa non esisteva, che dista poche decine di metri dal ritrovo della tappa del 1990. Quando iniziano ad arrivare i corridori sono davvero emozionato...in questi 25 anni ne è veramente passata tantissima di acqua sotto i ponti..! Se penso alle cose che ho fatto sono davvero moltissime, sia nel lavoro che nella vita privata....pensate che ci vorrebbero giorni solo a scrivere tutte le esperienze vissute con il ciclismo. Giri d'Italia, Tour de France, Mondiali, Sanremo, Lombardia, Appennino...! Il pensiero va a chi non è piu' con noi :
Fabio Casartelli, Marco Pantani, Valentino Fois, Frank Vandenbroucke e Wouter Weylandt. Una preghiera per loro mentre la voce dello speaker si fa sempre più potente nell'annunciare i corridori che arrivano al foglio firma. Rispetto ad allora c'è la differenza dei tempi...una volta si aveva più tempo a disposizione per parlare con i ciclisti che non avevano bus comodissimi dove stare sopra sino agli ultimi minuti prima della firma. Adesso, dall'apertura del foglio firma al primo corridore che si presenta spesso passano anche 20 minuti... gli ultimi istanti sono quelli dove arriva il grosso dei ciclisti e spesso se devi fare un'intervista con più di uno di loro non è facilissimo. Quando è arrivato
Simon Clarke non ho resistito alla tentazione di provare a fare uno scatto con la maglia rosa 25 anni dopo... eccola :

Se guardate attentamente sulla sinistra della foto il palazzo bianco è sempre là....! Rispetto ad allora ho 25 anni in più.... 25 kg in più ed i capelli sale e pepe.... Tutto va... come direbbe un mio carissimo amico. Queste cinque giornate di Giro in Liguria, la mia terra, sono state indimenticabili. Assieme a mia mamma Elena, al Driver Andrea Marini ed agli amici che ho incontrato durante questi giorni. Grazie di cuore a tutti, alla carovana intera della corsa rosa. E' tempo di ritornare a Milano, passando per Genova, l'Expo 2015 mi aspetta... abbandonando il Villaggio di Partenza per vedere il transito della carovana in Viale Italia, non c'è neppure il tempo per pensare...solo tanta malinconia per lasciare il Giro, il Ciclismo, la MIA VITA ! Il magone sale rapido, devo deglutire un paio di volte per farlo passare...
Arrivederci a presto GIRO D'ITALIA ! 
Tappa n. 5 – LA SPEZIA - ABETONE – 152km
Gusto Piatto tipico: Ribollita Famosissimo piatto della tradizione contadina toscana, la Ribollita è una zuppa di pane raffermo e verdure. È chiamata così perché, essendo un piatto magro, un tempo le contadine ne cucinavano una grandissima quantità al venerdì. La minestra avanzata veniva poi conservata e un po' alla volta “ribollita” nei giorni seguenti. Naturalmente, ogni volta che la minestra viene rimessa sul fuoco, acquista in sapore e diventa sempre più gustosa. I suoi ingredienti principali sono cavolo nero, fagioli toscanelli, cannellini o borlotti, cipolla fresca e olio extravergine d'oliva. Da non perdere. A cura della redazione di
Oggi Cucino
Olfatto Vini e vitigni d'Italia: Barsaglina Varietà nera coltivata a cavallo tra Liguria e Toscana. Anni fa si pensava, sbagliando, che questo vitigno fosse il responsabile dell’imprecisione aromatica dei vini della zona; in realtà si trattava di difetti legati alla tecnica enologica. La Barsaglina non è comunque un vitigno da ‘puzza sotto il naso’, donando ai vini che da essa derivano corpo e buon tenore alcolico. Vermentino Giunti con fatica in cima all’Abetone non serve nuovamente faticare per trovare il Vermentino, visto che questo vitigno, oltre che in terra sarda, prolifera, con successo, anche in Liguria e su quasi tutta la costa Toscana. Molto versatile in fase di abbinamento, tanto è vero che si fatica a trovarlo inadeguato accanto ai piatti tipici della cucina di mare. A cura di Luca Gardini,
Campione del Mondo Sommelier 2010
Udito IL GIRO D’ITALIA È ANCHE… OPERA LIRICA Boscolungo (km 151): Giacomo Puccini (22 dicembre 1858 – 29 novembre 1924) è stato il compositore d’opera con il maggior successo commerciale mai vissuto. Alla sua morte nel 1924 il suo patrimonio valeva ben oltre 180 milioni di euro in moneta corrente. Passò l’estate del 1899 in Boscolungo ivi lavorando alla famosa aria
E lucevan le stelle (
Tosca). Ritornò li nel 1903, mentre stava componendo la straordinaria
Madama Butterfly. Vi consigliamo l’ascolto di:
Luciano Pavarotti che canta E lucevan le stelle dalla
Tosca e
Huang Ying che canta Un bel dí vedremo dalla
Madama Butterfly. A cura di Matt Rendell.
Vista Uscendo da La Spezia e salendo nell’Appennino si entra nell’antica Lunigiana, tra borghi medievali suggestivi come Sarzana, Fivizzano e Castelnuovo Garfagnana. Barga, sullo sfondo delle Alpi Apuane, si è riconvertita in borgo hi-tech. All’Abetone, tipiche le antiche piramidi di pietra erette al confine tra il Ducato di Modena e il Granducato di Toscana. Bello l’Orto Botanico, e impressionante il Ponte Sospeso sul torrente Lima, lungo 220 metri e con un'altezza massima di 40 metri. A cura della
redazione di Dove.
Tatto Nei mercati antiquari dei borghi lunigianesi si trovano prodotti degli artigiani locali, celebri per la lavorazione del cuoio e del ferro battuto, e anche molti antichi utensili contadini. A cura della
redazione di Dove.
