Per la prima volta nella sua storia il giro d’Italia partirà da un paese extra-europeo ovvero da Israele. Il motivo della scelta risiede nel volere festeggiare il legame tra le due nazioni. Il padre nobile di questo 101 esimo giro d’Italia sarà Gino Bartali, non tanto in qualità di campione ciclista ma di eroe che con le sue azioni ha permesso la salvezza di centinaia di uomini, donne e bambini ebrei che in sua assenza sarebbero stati condannati a morte certa. La competizione ciclistica partirà venerdì 4 maggio con una cronometro individuale e spettacolare nella città di Gerusalemme , seconda tappa, sabato 5 maggio Haifa-Tel Aviv, che si sviluppa su 167 chilometri attraversando Akko e Cesarea, e per finire la terza tappa, domenica 6 maggio la Beersheva-Eilat di 226 chilometri, un percorso impegnativo all’interno di uno scenario desertico che terminerà sul Mar Morto. Le tappe sono state percorse in anteprima da alcuni campioni del passato tra cui Paolo Savoldelli, Gilberto Simoni, Maurizio Fondriest, Alessandro Ballan e Andrea Tafi. Per chi volesse avventurarsi alla scoperta delle tappe del giro, il Gruppo Quiiky propone un emozionante viaggio di 5 giorni alla scoperta di Israele seguendo il percorso delle prime tappe del Giro di Italia 2018.
La competizione ciclistica è stata presentata all’Upcycle Milano Bike Cafè lunedì scorso e per l’occasione si sono riuniti grandi giornalisti sportivi tra cui il popolare giornalista di LA7 Paolo Colombo, il notissimo giornalista di mediaset Davide De Zan e Stefania Andriola meteorologa del TG5. Sono stati molti i ciclisti ospiti dell’evento, tra cui il talentuoso Gilberto Simoni che ha vinto il giro sia nel 2001 che nel 2003 e che poi è tornato sul podio altre 5 volte di cui quattro come terzo e una come secondo. Gilberto ha partecipato all’anteprima del giro, così ha raccontato agli ospiti l’entusiasmo e la gioia provate durante le tappe nel deserto e in quella vicino al Mar Morto. Tra gli ospiti anche Nicola Miceli - grande ciclista arrivato quarto al giro del 1997. Avital Kotzer Adali, consigliere Affari Turistici dell’Ambasciata di Israele in Italia ha detto che “L’arrivo del Giro d’Italia è un evento eccezionale che promette di dare grande visibilità a Israele proprio in coincidenza del settantesimo anniversario della fondazione dello stato. Per l’occasione verrà celebrata con una mostra allo Yad Vashem di Gerusalemme, il museo dell’Olocausto, la figura di Gino Bartali, il grande ciclista italiano dichiarato “Giusto tra le nazioni” per aver salvato 800 ebrei dai campi di concentramento”. L’evento si è concluso sia brindando a questo fantastico sport che degustando specialità gastronomiche israeliane.
Insomma sembrerebbe che l’obbiettivo simbolico di questo giro sia quello sia di festeggiare l’impegno di Bartali e le meraviglie del paesaggio israeliano ma sopra tutto il significato educativo di questo sport. Il ciclismo è una disciplina che unisce, che insegna ad affrontare le fatiche con impegno e costanza e che permette alla fine di essere fieri di sé stessi toccando con mano il proprio risultato. L’invito è quindi quello di “pedalare!” nella propria vita, così da poter essere soddisfatti da ciò che abbiamo fatto!
