Il Var irrompe al Giro d'Italia, il Var che non ti aspetti, il Var per la prima volta applicato in una grande gara a tappe.
E' successo oggi nella cronometro da Trento a Rovereto e già l'episodio fa discutere e divide il mondo del ciclismo.
Le stesse divisioni, le stesse polemiche che, da quest'anno si sono accese con l'introduzione del Var nel calcio. Ma questa volta non c'è un rigore da assegnare o negare, non c'è un espulsione, un cartellino rosso o giallo.
La Giuria del Giro è intervenuta, ben dopo la fine della tappa, avvalendosi del Var, per infliggere 20" di penalizzazione a Fabio Aru, per "scia prolungata" nella crono della 16esima tappa del Giro. Il Campione italiano aveva chiuso la prova al sesto posto, con un ritardo di 37" dal vincitore Rohan Dennis ed a soli 2" da Chris Froome ma dalle osservazioni fatte attraverso il Var - usata per la prima volta al Giro - i giudici hanno deciso di penalizzarlo, facendolo scendere all'ottavo posto.
Il colpo di scena con il Var, lascia stupiti molti, ma, soprattutto fa molte vittime, oltre a Fabio Aru sono stati sanzionati i suoi compagni di squadra Valerio Conti e Diego Ulissi la penalizzazione per loro è di 2 minuti . Puniti anche altri tre atleti: Pedersen, Cavagna e Hermans con 30 secondi a ciascuno.
Se l'addetto al Var, su un pulmino apposito ha visto queste cose giusto punirle, ma l'episodio mi sorprende moltissimo, perchè lo stesso giudice non ha sanzionato o meglio squalificato Sam Bennet nella terza tappa del Giro in terra israeliana ad Eilat ? Ricordate la mossa di Bennet, in versione predone del deserto, che chiude in maniera vistosa Elia Viviani verso le transenne.
Che faceva quel giorno il giudice addetto al Var ? Si era addormentato davanti agli schermi?
Se il velocista inglese fosse stato spedito a casa nessuno avrebbe avuto da ridire e, soprattutto non avrebbe vinto le due tappe che poi si è aggiudicato allo sprint. E se Bennet sfilasse la maglia ciclamino a Viviani per pochi punti ?
Sicuramente il Var di oggi farà discutere appassionati e non, ma ricordiamo che non si possono usare due pesi e due misure, come spesso avviene nel calcio con il Var usato a piacimento degli arbitri. Ci sono altri casi clamorosi di gente spedita a casa nelle gare a tappe . Ricordate Peter Sagan lo scorso anno al Tour ? Ci sarà da ridere ora con questo precedente del Var nel ciclismo.
Subito dopo aver appreso la notizia della penalizzazione di 20" Fabio Aru non si è scomposto più di tanto:
Rispetto il parere della giuria, ma non c'è stata alcuna mia intenzione di trarre vantaggio in maniera non lecita. In gara ho raggiunto alcuni corridori, in quei frangenti in strada ci sono moto e auto: la giuria avrà deciso di sanzionare un momento nel quale ci sarà stato involontariamente un veicolo a poca distanza da me"
Intanto questo sotto è quello che avevo scritto prima della notizia battuta dall'Agenzia Ansa alle ore 19.09. Peggio di me fa il collega Rai che presenta TGiro, la trasmissione viene registrata dopo l'arrivo. Ovviamente non sa nulla dell'intervento con il Var e della conseguente penalizzazione a Fabio Aru, alle ore 20 va in onda TGiro senza la notizia del giorno....! Argh !
La tanto attesa cronometro da Trento a Rovereto, 34,2 km , non cambia le gerarchie della Classifica Generale del Giro d’Italia 101, almeno per quanto riguarda i primi tre posti. Chi pensava di trovare Tom Dumoulin in maglia rosa stasera, si deve ricredere. L’olandese, vincitore del Giro dello scorso anno, chiude al terzo posto con un tempo di 40’22’’, 1’15’’ meglio del leader Simon Yates ma non è sufficiente per strappargli la maglia rosa.

La vittoria di tappa va all’australiano Rohan Dennis, che si prende così la rivincita dopo la sconfitta della crono inaugurale a Gerusalemme, quando, in terra israeliana, fu secondo battuto proprio da Dumoulin. Secondo, staccato di a 14’’ Tony Martin. In classifica generale, Simon Yates veste stasera la sua undicesima Maglia Rosa con 56’’ su Tom Dumoulin, 3’11’’ su Domenico Pozzovivo, che ha disputato un ottima crono oggi e 3’50’’ su Chris Froome, balzato al quarto posto.

Seppur con l'intervento del Var, resta da segnalare comunque la sorpresa del giorno con l’ottima prova di Fabio Aru. Dalla crisi di domenica sulle Dolomiti ad oggi, con il giorno di riposo in mezzo che, forse ha liberato la mente di Aru. Possibile che la crisi dello scalatore sardo fosse solo un problema di testa ? Per scoprirlo dovremo aspettare il trittico di montagne da giovedì a sabato con l'arrivo a quota duemila a Breuil Cervinia. Il var entrerà in funzione come una mannaia in questi giorni ? Ci vorrebbero dieci, cento telecamere di Var per curiosare quello che succede nelle retrovie sullo sterrato del Colle delle Finestre, ma questo più che Var sarebbe un vero e proprio accanimento contro chi fatica da tre settimane.

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