Il Giro d'Italia riparte da dove era finito un anno fa a Milano. Da Piazza del Duomo a Gerusalemme, la maglia rosa è ancora lui Tom Dumoulin, il vincitore della corsa rosa del centenario ha vestito nuovamente il simbolo del primato al termine dell'inedita cronometro nella Terra Santa.
Il Campione del Mondo a cronometro ha dimostrato, lungo i 9,7 km che costeggiavano le mura antiche di Gerusalemme, di essere veramente il più forte contro il tempo e di aver strameritato la Maglia Iridata vinta lo scorso settembre ai mondiali in terra norvegese, a Bergen.
La nuova Maglia Rosa Dumoulin, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: "È accaduto esattamente tutto quello che volevo: la vittoria e ottenere un buon vantaggio sugli altri contendenti nella Generale. Sapevo di essere pronto per il Giro ma non ero sicuro di vincere oggi. Il percorso è stato difficile ma assolutamente perfetto per me".
Nulla da fare per l'australiano Rohan Dennis che si è dovuto accontentare del secondo posto, staccato di 2". Migliore degli italiani Domenico Pozzovivo, al decimo posto, con un ritardo di 27".
Ma la vera delusione della giornata è tutta di Chris Froome, l'inglese vincitore di quattro Tour de France, ancora alle prese con un presunto caso di doping alla Vuelta dello scorso anno.
Il capitano del Team Sky era caduto questa mattina, nel corso della ricognizione del tracciato della crono. Per Froome escoriazioni sulla parte destra del corpo ed una gran botta che si è fatta sentire in gara, la sua crono è stata un vero e proprio calvario e mai come questa volta il paragone può essere azzeccato visto che la prova contro il tempo ha sfiorato i luoghi sacri ai credenti. Vedremo se questo Giro d'Italia si trasformerà in una totale Via Crucis, ma sappiamo bene che l'inglese, anche quando sembrava già dato per morto da tanti addetti ai lavori è stato capace di risogere, ovviamente in senso ciclistico, senza scomodare chi veramente è risorto 2000 anni fa.
Certo 37" di distacco nella prima tappa sono già un'enormità... ed il Giro per Froome iniza decisamente in salita. Chissà che il caldo ed il vento che, soprattutto si faranno sentire nella terza tappa in terra israeliana non possano riservare altre sgradite sorprese al corridore che si ama o si odia, per lui di certo non esistono vie di mezzo.
Male anche Fabio Aru, il Campione Italiano deve cedere ben 50" a Dumoulin, chiudendo al 47esimo posto la crono nella Città Santa. Tra gli altri favoriti per la classifica finale a 40" dalla maglia rosa Davide Formolo, a 46" Esteban Chaves, secondo al Giro di due anni fa dietro il vincitore Vincenzo Nibali.
LE PILLOLE STATISTICHE
4a vittoria di tappa al Giro per Tom Dumoulin, la terza a cronometro dopo Apeldoorn 2016 e Montefalco 2017: due dei suoi quattro successi sono giunti fuori dal territorio italiano. Il suo unico successo in linea al Giro è l’arrivo in salita di Oropa dell’anno scorso. Tra i partenti di questo Giro, solo Diego Ulissi (6 vittorie) ha conquistato più successi di tappa di Tom Dumoulin (4).
Atleti olandesi che hanno vinto la tappa d’apertura del Giro: Wim Van Est (1953); Jean-Paul Van Poppel (1989); Tom Dumoulin (2016-2018). Dumoulin è il primo atleta a vincere un Giro e ad iniziare vittoriosamente il successivo dal 2005-2006 (Paolo Savoldelli).
A Rohan Dennis sono mancati due secondi per diventare il 23esimo atleta nella storia ad aver conquistato almeno una maglia di leader in ognuno dei tre Grandi Giri.
CONFERENZA STAMPA
La Maglia Rosa Tom Dumoulin ha dichiarato: “Non mi aspettavo di guadagnare così tanto tempo su Chris Froome e gli altri sfidanti alla classifica generale. La vittoria di oggi comunque è più importante del tempo guadagnato in classifica. Sono fiero di portare le due maglie più prestigiose del ciclismo: la Maglia Rosa e quella Iridata. È speciale vincere quì a Gerusalemme. Era un percorso tecnico e impegnativo in una città ricca di tanta storia e cultura. Il pubblico è stato fantastico, anche perché Israele non è un paese abituato ad eventi ciclistici. Mi sento onorato di aver vinto il premio Gino Bartali nella tappa dedicata a lui. Conosco la sua storia dopo aver letto un libro due anni fa. Sono felicissimo di indossare la Maglia Rosa ma non penso di tenerla per tutte le tre settimane”.
La Maglia Bianca Maximilian Schachmann ha detto:"Guardando l’elenco dei partenti, sapevo di avere una buona possibilità di prendere la Maglia Bianca. Diciamo che ci speravo. Sono partito con una buona forma. Prima della Freccia Vallone (ottavo), sono stato in altura per allenarmi. Proverò a difendere la Maglia Bianca il più a lungo possibile. Ci sono un paio di altri buoni giovani in questo Giro, dunque sarà difficile tenerla: darò il mio meglio".
DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale: a confronto primo e secondo arrivato.
Tom Dumoulin (Team Sunweb)
Amazing effort on first climb
- Time: 2’25”
- Speed: 40.9km/h
- Cadence 100rpm
- Power: 470W
- Max power: 720W
Sprint to stage win + Maglia Rosa
- Time: 18”
- Speed: 41.2km/h
- Cadence 100rpm
- Power: 880W
- Max power: 980W
Rohan Dennis (BMC Racing Team)
First km
- Time: 1’21”
- Speed: 44.4km/h
- Cadence 97rpm
- Power: 530W
- 1min peak: 580W Max power: 900W
Final Sprint
- Time: 19’’
- Speed: 40.2km/h
- Cadence 99rpm
- Power: 860W
- Max power: 1020W
Domani, sabato, la seconda tappa in terra israeliana, dedicata interamente ai velocisti, 167 km da Haifa a Tel Aviv. Attenzione al caldo, visto che le temperature sfioreranno i 40 gradi.
Una lotta che vede gli sprinter italiani in prima fila per la vittoria in volata: Viviani, Mareczko, Bonifazio, Modolo, questi i nomi dei principali favoriti.
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 2 – Haifa-Tel Aviv 167 km - dislivello 800 m
Tappa praticamente pianeggiante. Da segnalare la presenza di un singolo GPM a metà percorso di breve lunghezza, ma con pendenze oltre il 10% a Zikron Ya’aqov. Dopo un lungo tratto in autostrada a carreggiata molto ampia finale cittadino per ampi viali fino alla linea di arrivo.
Ultimi km
Lasciata l’autostrada la corsa percorre ampi viali cittadini intervallati da alcune curve ad angolo retto. Da segnalare la presenza dei consueti ostacoli urbani al traffico come rotatorie, spartitraffico e talvolta dossi rallentatori. Rettilineo finale di 600 m su asfalto largo 8 m.
PHOTOGALLERY : Foto Credit: LaPresse - D'Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi
