E' una sbornia di medaglie ai Campionati Europei di Ciclismo su Pista a Berlino.
Continuano i successi degli azzurri nella capitale tedesca con Filippo Ganna diventato Re dell'Inseguimento.
In una finale da brividi contro il portoghese Ivo Oliveira, il piemontese conquista il primo gradino del podio in 4'15"994 infliggendo oltre 2" all'avversario (4'18"991)
Vent’anni ed è un talento puro. Nel quartetto è l’uomo dalle “cose incredibili”, così lo ha definito il CT Villa: capace di tirare per oltre tre giri e contribuire all’argento europeo a Berlino. Il suo oro mondiale nell’inseguimento individuale di Londra e l’argento europeo conquistati nel 2016, sommati anche all’argento iridato del 2017 tra gli élite, dicono tutto sullo spessore di questo azzurro, che davanti a sé ha un grande futuro.
Un futuro che oggi si è arricchito con il titolo continentale nella disciplina. Per Filippo è la seconda medaglia, dopo l’argento del quartetto, in questi europei. L’azzurro inoltre regala all’Italia il secondo oro continentale dopo quello delle #rocketgirls di Salvoldi, nel quartetto. Ganna a Berlino ha fermato il crono di qualifica a 4’14”914. Il secondo miglior tempo alle spalle dell’altro talento portoghese, Ivo Oliveira, primo in qualifica con 4’14”570 per soli 2 decimi. L’azzurro si è lasciato alle spalle atleti di altissimo livello che avrebbero potuto impensierirlo, come il francese Corentin Ermenault, campione europeo in carica della disciplina ed oro nel quartetto qui a Berlino che ha chiuso sesto in qualifica (4’17”809). E ancora l’olandese Dion Beukeboom, bronzo continentale, oltre ovviamente al il tedesco Domenic Weinstein, che Ganna ha battuto ai mondiali di Londra. Insomma, Filippo è salito sull’anello berlinese per la sfida finale contro il portoghese Oliveira, sempre più consapevole della sua forza.
Così il Ct Marco Villa: “Una medaglia sofferta e bellissima. Avevamo concordato di correre sull’avversario sapendo della sua forza in partenza ma cercando di limitare il distacco nei primi 1500 metri per poi fare la nostra progressione. Quando l’ho chiamato ha risposto subito, poi però dopo due giri ha avuto un calo che mi ha spaventato un po’. Ma il giro successivo si è ripreso subito ed ha completato la rimonta e superato l’avversario. E’ forte! Veramente forte”
Neppure il tempo di festeggiare il re dell’inseguimento individuale Filippo Ganna, che l’Italia può ancora brindare per il bronzo conquistato con grinta dalla diciannovenne Elisa Balsamo nella disciplina olimpica dell’omnium, che la proietta tra le “big” della specialità.Elisa Balsamo cade, si rialza, guadagna posizioni nella generale e conquista uno splendido bronzo tra le élite.
Il talento azzurro di Cuneo, iridato della disciplina olimpica tra le juniores e campionessa europea tra le U23 oltre ad essere un elemento fondamentale del quartetto per l’oro continentale in questa rassegna (iridata anche a Doha 2016 su strada nella categoria juniores), ha corso la sua maratona risalendo le posizioni della classifica. Neanche la caduta nella Tempo Race l’ha fermata. Il grande capolavoro lo ha fatto nell’eliminazione (terza), che l’ha proiettata dalla 7^ alla 4^ posizione nella generale prima dell’ultima prova della corsa a punti, risolutiva per i vertici della classifica. Al via Elisa aveva 94 punti nella generale guidata dal talento britannico Katie Archibald (117 p.), poi oro con 127 punti, davanti all’olandese Wild (107), argento sul traguardo. Quarta la svizzera Waldis (96). Solo due punti la separavano dal gradino più basso del podio. E la sfida Italia-Svizzera l’ha vinta Elisa.
Detto, fatto. Dopo aver sprintato (4^ e 2^) e gestito la corsa con un occhio sull’avversaria diretta per il bronzo, la svizzera Waldis, Elisa è riuscita con maestria a conquistare il bronzo con 102 punti. Una medaglia di grande spessore perché conquistata tra le élite che impreziosisce il già ricco palmares di una ragazza che a soli 19 anni è una conferma, è sinonimo di continuità e permette di guardare con una fiducia sempre più concreta al futuro.
Corsa a punti Uomini – La grande personalità di Liam Bertazzo
Ottimo inizio per Liam Bertazzo nella corsa a punti, gara aperta fino all’ultima volata. L’azzurro ha sprintato fin da subito (in tutto ha chiuso due volte 4^, quattro volte 3^, due volte 1^) e fino a metà gara è rimasto alle spalle della provvisoria guidata dal ventenne polacco Alan Banaszek, oro poi al traguardo. Purtroppo a 56 giri dalla fine un gruppo di quattro tra cui il polacco, conquistano il giro. Il polacco ha così fortificato la sua leadership. Peccato per Liam che si è lasciato sfuggire l’occasione. Eppure alla penultima volata per Bertazzo i giochi erano ancora aperti e vincendo lo sprint matematicamente si è rimesso in gioco per la conquista del bronzo. Lo sprint finale ha determinato sia l’argento, vinto poi dal danese Niklas Larsen, che il bronzo ambito da altri sei atleti. Purtroppo Liam nella volata finale ha chiuso al quarto posto (2 punti), finendo il suo torneo in settima posizione.
Stayer – Davide Viganò e Christian Dagnoni (pilota).
Un quarto posto un po’ amaro per la coppia Viganò-Dagnoni.
Un vero peccato per l’azzurro Davide Viganò pilotato da Christian Dagnoni che rimane giù dal podio europeo. L’oro è andato al tedesco Franz Schiewer, argento all’olandese Reinier Honig e bronzo all’altro tedesco Stefan Schäfer.
