Una vittoria al Giro d’Italia nell’anno del debutto tra i professionisti era forse un sogno per Giulio Ciccone . Ieri, nella decima tappa da Campi Bisenzio-Sestola, 219 km, il sogno di è avverato. Una splendido trionfo in solitaria dopo una lunga fuga insieme ai compagni Stefano Pirazzi e Nicola Boem, generosissimo nell’aiutare i compagni. Ciccone , nato il 20 dicembre 1994 a Chieti, è il corridore italiano in corsa al Giro d’Italia e parte della Bardiani-CSF, squadra professionistica più giovane al mondo, un fantastico progetto della Famiglia Reverberi, Bruno e Roberto che, con un budget ridotto rispetto alle grandi corazzate del ciclismo tipo Astana e Sky, di certo non sfigurano nel confronto con queste squadre. Basti pensare che i "ragazzi terribili" di Reverberi, così li avevo ribattezzati io alla vigila del Giro, in 35 anni di storia della squadra, hanno vinto 32 tappe alla Corsa più dura nel Mondo, nel Paese più bello del Mondo. Giulio Ciccone of Bardiani Csf team wins the tenth stage of the Giro d'Italia 2016, Campi di Bisenzio to Sestola 219 km , Italy, 17 May 2016 ANSA/LUCA ZENNAROChe Ciccone potesse essere un predestinato lo si era già capito un mese fa quando il giovane corridore si era già messo in evidenza sulle salite del Giro del Trentino, dimostrando ottime doti di scalatore. Con il bellissimo trionfo di ieri Ciccone entra di diritto nel podio dei vincitori di tappa più giovani della Corsa Rosa, con i suoi 21 anni e 149 giorni. Il corridore abruzzese probabilmente ieri non sapeva di avere dei predecessori illustri e che predecessori.... Fausto Coppi e Moreno Argentin.
Winner Giulio Ciccone of Bardiani CSF on the way of 10th stage of Giro d'Italia cycling race from Campi Bisenzio to Sestola, 17 May 2016. ANSA/CLAUDIO PERIPer trovare un altro vincitore così giovane di una tappa del Giro bisogna andare indietro di 35 anni, era venerdì 22 maggio 1981 quando Moreno Argentin vinse l'ottava frazione di 202 km da Sala Consilina a Cosenza. Quella fu la prima vittoria da professionista per Argentin, che aveva 20 anni e 156 giorni, in quel Giro, Moreno bisserà il successo quattro tappe dopo nella 12° frazione da Arezzo a Livorno Montenero. Era invece un mercoledì quel 29 maggio 1940 quando Fausto Coppi, passato professionista con la maglia della Legnano, vinse in solitaria l'11° tappa da Firenze a Modena, sotto un diluvio universale ed indossò la Maglia Rosa, che riuscì a portare sino al traguardo di Milano. Quello che diventerà il Campionissimo vinse la tappa a soli 20 anni e 253 giorni e, ancora oggi resta il vincitore più giovane del Giro a 20 anni, 8 mesi e 25 gg.
Gino Bartali e Fausto Coppi al Giro d'Italia del 1940Ma torniamo ad ieri con Giulio Ciccone, che vive in simbiosi con la bicicletta, era tifosissimo di Marco Pantani ed ha un sogno nel cuore, quello di conoscere un giorno la sua cantante preferita: Madonna, che di cognome fa Ciccone come lui, chissà che non ci riesca dopo aver vinto questa tappa al Giro. “E’ un’emozione grandissima, indescrivibile” ha spiegato Ciccone. “Una gioia bellissima che voglio condividere con tutta la squadra, perchè siamo un gruppo affiatato, giovane con tanta voglia di fare bene. Abbiamo degli sponsor che ci trasmettono tanta passione, a partire da Luca Bardiani che viene spesso a trovarci e sostenerci. Questo è il mio regalo per loro. Voglio ringraziare in particolare Boem perchè oggi è stato incredibile, si è sacrificato per salvaguardare la fuga e aiutare me e Pirazzi”
Italian rider Giulio Ciccone of the Bardiani CSF team celebrates while crossing the finish line to win the 10th stage of the Giro d'Italia cycling race over 219km from Campi Bisenzio to Sestola, Italy, 17 May 2016 ANSA/ALESSANDRO DI MEO“L’ordine di squadra oggi era attaccare, cercare la fuga. Io, Pirazzi e Boem l’abbiamo centrata. Boem ci ha aiutato, io e Stefano ce la siamo giocata nel finale. Sapevamo, e sapevano anche gli avversari, che lui sta bene, era quello più marcato. Dall’ammiraglia ci hanno guidato benissimo, poi in discesa sono riuscito a staccare Cunego, che temevo non poco. Gli ultimi chilometri sono durati un’infinità, negli ultimi cento metri le gambe mi bruciavano. Ci ho impiegato un po’ a capire cosa è successo, ora me la godo”.
Giulio Ciccone of Bardiani Csf team wins the tenth stage of the Giro d'Italia 2016, Campi di Bisenzio to Sestola 219 km , Italy, 17 May 2016 ANSA/LUCA ZENNARO“Non mi aspettavo di venire al Giro, figuriamoci vincere, era un sogno nel cassetto. Sto cercando giorno per giorno di imparare, oggi è stata la lezione più importante. Voglio che sia il primo passo. Oggi è stata una vittoria bellissima, ma i miei pensieri non cambiano. Ho ancora tanta strada da fare, devo ancora migliorare”. Infine un pensiero speciale : “Dedico la vittoria a mia nonna Pasqualina che mi dà una spinta in più ogni volta che salgo in bici, quel dito rivolto al cielo era per lei che mi segue e mi protegge da lassù”
Italian rider Giulio Ciccone of the Bardiani CSF team, celebrates on the podium after winning the 10th stage of the Giro d'Italia cycling race over 219km from Campi Bisenzio to Sestola, Italy, 17 May 2016.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
