Il Caso Bardiani tiene banco 4 giorni dopo la fine del 98° Giro d'Italia. Oggi è arrivata una durissima lettera di Bruno Reverberi, una lettera aperta al Mouvement Pour un Cyclisme Credible MPCC in quello che è stato l'ennesimo pasticcio nel mondo del ciclismo professionistico che ha tante, troppe regole da seguire. Basterebbero quelle dell'UCI , l'Unione Ciclistica Internazionale, se fossero seguite alla lettera e se fossero state rispettate da tutti anche in passato... lo Scandalo Armstrong insegna....! Io resto dell'idea che non bisogna creare casini con queste campagne che ricordano la pagliacciata del Coni con la Campagna " Io non rischio la salute" che costò la carriera a Marco Pantani . Come per il caso Pantani anche i valori di cui vi scrivo sotto non sono valori di positività ad un controllo antidoping ma valori che potrebbero rappresentare il sintomo di uno stato di salute non perfetto.. Giro d' Italia 2015 - 98a Edizione - 1a tapp San Lorenzo al Mare - Sanremo 17,6 km - 09/05/2015 - Bardiani - CSF - foto Luca Bettini/BettiniPhoto©2015A riguardo del MPCC c'era stato il precedente di George Bennet, il corridore neozelandese della Lotto-Jumbo, dorsale 182, che non aveva preso il via da Sanremo e non era stato sostituito dalla squadra. Il problema era stato un livello troppo basso di cortisolo, evidenziato da un controllo dell'Uci. Per la stessa federazione internazionale in realtà Bennett avrebbe potuto correre, ma la squadra olandese (ex Rabobank) che fa parte dell'MPCC, il movimento francese per il ciclismo credibile aveva seguito le regole secondo le quali un corridore con un livello di cortisolo troppo basso deve fermarsi per 8 giorni, a tutela della salute, e poi ripetere gli esami ! Per quello George Bennet non era partito con la cronosquadre. La Bardiani invece l’8 Maggio scorso aveva informato il movimento stesso che uno dei propri corridori aveva il livello di cortisolemia basso. Il MPCC aveva quindi, da regolamento proprio, invitato la squadra a non far partire il corridore e non farlo competere per 8 giorni. Ma il giorno dopo, quando si correva la cronosquadre da San Lorenzo al Mare a Sanremo il livello di cortisolo del corridore, di cui non si conoscono assolutamente le generalità, erano perfettamente nella norma. Le spiegazioni fornite dalla Bardiani che si era rifiutata di seguire il regolamento non erano state accettate dal MPCC, che pertanto aveva convocato il Team Manager della squadra a fornire spiegazioni al consiglio di amministrazione il prossimo 8 Giugno a Lione.
Giro d' Italia 2015 - 98a Edizione - 1a tapp San Lorenzo al Mare - Sanremo 17,6 km - 09/05/2015 - Bardiani - CSF - foto Luca Bettini/BettiniPhoto©2015Oggi il colpo di scena con la lettera aperta sul Caso Bardiani , eccola :Bibbiano (RE), Italia, 4 giugno 2015In risposta all’ultima comunicazione ricevuta dal Mouvement Pour un Cyclisme Crédible (MPCC) in data 31.05.2015, Bruno Reverberi rappresentante della squadra Bardiani - CSF dichiara quanto segue attraverso questa lettera aperta:Siamo a confermare che per il caso in questione abbiamo commesso un errore di interpretazione del regolamento ma il corridore non aveva nessuna responsabilità sul caso e perciò non farlo partire al Giro d’Italia sarebbe stato penalizzante per una colpa non sua e che avrebbe oltremodo pregiudicato la sua carriera futura.Facciamo presente e vogliamo qui sottolineare che il suddetto corridore è partito nella prima tappa del Giro d’Italia del 09 Maggio con valori di cortisolo nella norma, come da referto dell’analisi effettuata dal nostro medico e inviataVI successivamente. Siamo invece molto amareggiati da com’è stata gestita da parte Vostra la cosa, facendoci apparire come una squadra di dopati.1)Il giorno seguente (20 Maggio) della vittoria di un nostro corridore al Giro d’Italia e’ stata fatta uscire volontariamente la notizia sul caso, sicuramente data in pasto alla stampa da qualche consigliere dell’ MPCC che era stato da Voi informato del caso.2)La cosa piu’ grave e’ il comunicato ufficiale emesso sempre nella stessa giornata da parte Vostra con la conseguenza che tutta la stampa ha creato un battage mediatico come se si trattasse di un caso di doping.3)Il comunicato, a parere nostro, e’ del tutto inopportuno, sia nei modi che nei tempi, perche’ non ha risolto nulla e non ha dato alla nostra squadra il modo di giustificare e chiarire la propria posizione, cosi facendo ci avete condannati ancor prima di sentire le nostre difese.Pertanto riteniamo inutile la nostra partecipazione alla prossima assemblea del giorno 8 Giugno.Vogliamo altresì fare presente che la nostra squadra e’ stata una delle prime ad associarsi alla MPCC, perche’ credevamo nel progetto MPCC ma il comportamento tenuto nei nostri confronti, una squadra che non ha e non avra’ mai nelle sue fila corridori che hanno avuto a che fare con il doping è del tutto sbagliato. Pertanto se per un caso come il nostro si e’ tenuto un comportamento come sopra menzionato, danneggiando oltremisura l’immagine dei nostri sponsors e della squadra stessa, Vi comunichiamo che a partire dalla data odierna la nostra squadra non crede piu’ nel progetto del Mouvement Pour un Cyclisme Crédible (MPCC) e in modo insindacabile ne revoca l’appartenenza. Tanto Vi dovevamoPer la Bardiani CSF Per amministratore finanziario GM SPORT Reverberi Bruno
Giro d'Italia 2015 - 98a Edizione - 10/05/2015 - 2a tappa Albenga - Genova 177 km - Bruno Reverberi (Bardiani - CSF) - foto Ilario Biondi/BettiniPhoto©2015
