Biciclette Bianchi nell'Inferno del Nord, una storia infinita iniziata tanti tanti anni fa. Anche oggi, alla 113a edizione della Parigi-Roubaix , le storiche bici sfideranno le pietre dell'insidioso pavè cavalcate Nell’anno del suo 130° anniversario, Bianchi lancia uno sguardo indietro sulla sua storia, e in particolare sulle speciali biciclette disegnate e costruite per le classiche del Pavè, e in particolare per l’Inferno del Nord. Un lungo percorso quello svolto dal Reparto Corse Bianchi, costantemente supportato dagli investimenti dell’azienda in tecnologia, e che ha contribuito in maniera significativa all’evoluzione della bicicletta da corsa. In particolare, proprio per le gare sul pavè, dove biciclette e atleti sono sottoposti a forti sollecitazioni, Bianchi è stata pioniera nel proporre soluzioni, dapprima meccaniche e poi legate ai materiali compositi, per ridurre le vibrazioni provenienti dal fondo stradale, arrivando oggi a sviluppare l'unica tecnologia dei materiali in grado di cancellare e dissipare le vibrazioni: Countervail® Vibration Cancelling Composite Technology. Fin dagli inizi, Bianchi ha sempre investito nello sviluppo tecnologico e nella ricerca dei migliori materiali costruttivi proponendo non solo soluzioni innovative, ma vere e proprie invenzioni. Ecco alcune delle proposte più innovative di questi 130 anni di storia. 1913 - Pur non essendo stata progettata per le competizioni, la prima bici full-suspension al Mondo è stata realizzata da Bianchi all’inizio del secolo scorso. Era il 1913, e questa era la bici in dotazione al corpo dei Bersaglieri.
1993 - L’indimenticato Franco Ballerini affronta la Parigi-Roubaix con una Bianchi dotata di speciale attacco manubrio ammortizzato. Il telaio è in acciaio.
1994 - Un altro fenomeno del pavè, il belga Johan Museeuw, va all’attacco delle pietre più famose del ciclismo con uno speciale telaio in alluminio con doppio ammortizzatore.
1994-1995 - Bianchi propone un’ulteriore soluzione per il pavè della Roubaix: un telaio in acciaio con ammortizzatore nella forcella anteriore.
1996 - Alcuni atleti del Team Gewiss-Playbus corrono la Roubaix con una Bianchi biammortizzata realizzata interamente in titanio.
2004 - Lo svedese Magnus Backstedt conquista la Parigi-Roubaix con un telaio in titanio, appositamente realizzato dal Reparto Corse Bianchi per l’Inferno del Nord. Il telaio non monta sospensioni, ma la geometria e le tubazioni sono espressamente concepiti per la Roubaix.
2013 - Bianchi lancia la prima Infinito CV introducendo l'invenzione che sta rivoluzionando il mondo del ciclismo road: il materiale in carbonio viscoelastico Countervail®, capace di eliminare fino all'80% delle vibrazioni. La bicicletta è utilizzata in gara alla Parigi-Roubaix da Juan Antonio Flecha che definisce la Infinito Cv come “la mia migliore bicicletta di sempre”.
2014 - Lo specialista del pavè Sep Vanmarcke, dopo il terzo posto centrato al Fiandre, termina la Parigi-Roubaix al quarto posto. Nello stesso anno, Lars Boom domina la 5a tappa del Tour de France sugli stessi settori in pavè che caratterizzano la storia della Parigi-Roubaix.
