Ci sono giornate indimenticabili ed emozionanti.
Sicuramente quella vissuta stamattina al Centro Commerciale L'Aquilone è stata una di quelle. Già da giorni vi avevo preannunciato la mia premiazione con l'Appennino d'Argento, riconoscimento dell'US Pontedecimo al giornalista che ha promosso la corsa nei suoi servizi.
Essere il primo di questo Albo d'oro, già mi emozionava moltissimo. E' pur vero che, dopo 30 anni di carriera giornalistica, di dirette, eventi, trasmissioni live, articoli, sono abituato a tutto o quasi, ma trovarmi di fronte agli amici di una vita, a persone genuine che conosco da sempre mi ha tramesso emozioni uniche e particolari.
Il Giro dell'Appennino, la corsa che si concludeva a 7 km da casa mia, dal 1983 è diventata la "mia" corsa, è diventata qualcosa a cui non si può rinunciare, qualcosa a cui devi esserci per forza. Sicuramente più di una Sanremo, più di una Roubaix, più di un Lombardia.
E' la gara legata al mito di Fausto Coppi, l'Airone nel 1955 spiccò, per l'ultima volta nella sua carriera, il volo solitario sulla Bocchetta, arrivando tutto solo a Pontedecimo.
E' la gara legata alle sei vittorie consecutive di GB Baronchelli. Pensate che quando iniziai ad appassionarmi al ciclismo, era il 1980, ventennale della scomparsa del Campionissimo, per merito di un libro sulla storia di Coppi che mi regalarono i miei genitori, iniziai a chiedere a mio padre di questo Giro dell'Appennino.
Avevo solamente dodici anni e mezzo, non c'erano i telefonini, non c'era internet e per me il Passo della Bocchetta era un qualcosa di mitico, di irraggiungibile.
Non potevo sapere, che, in linea d'aria era a poco più di dieci chilometri da casa mia e ben se ne guardava mio padre Cicci a svelare dove si corresse questo Giro dell'Appennino. Per me la Bocchetta poteva essere lontanissima centinaia di chilometri da casa, invece era lì a portata di mano, o quasi.. .lo scoprii guardando una diretta sulla RAI, riconoscendo l'edificio del Mercato di Pontedecimo..!
Nel frattempo avevo iniziato a "divorare" le pagine del ciclismo della Gazzetta dello Sport e così l'anno seguente, era il 1983 salii da solo su di un bus per andare a vedere la punzonatura a Pontedecimo.
La mia storia con l'Appennino inizia dal 1983, un adolescente appassionato di ciclismo che si avvicinava per la prima volta dal vivo a quel mondo... un sogno che si realizzava.
Ed il bel sogno si è realizzato oggi con la consegna dell'Appennino d'Argento, davanti ad un ricco parterre di cicloturisti, arricchito dalle presenze del CT della Nazionale Italiana Marino Amadori, del giovanissimo scalatore spagnolo Joan BOU corridore della Nippo Vini Fantini - Europa Ovini, di Giobatta Persi, recordman dell'ora over 75, del Direttore di Gara Silvano Parodi e poi tanti amici: Nello Faggi, Fulvio Rapetti, Andrea Marini, Andrea Visentin, Giuliano Lagomarsino, Romana Cafferata e sicuramente ne dimenticherò qualcuno !
Un piacere ed un'onore avere diviso con tutti voi questo momento magico in cui mi sono tanto, tantissimo emozionato.
Non è la prima volta che ricevo un Premio, nè spero sarà l'ultima ma davvero questo ha un sapore per me particolare.
Non ho potuto nascondere l'emozione, nè tantomeno gli occhi lucidi, quando il Segretario dell' US Pontedecimo Fabio Barbieri ha letto la motivazione del Premio!
" Avvicinato al ciclismo dal papà Cicci, segue con passione sin da giovanissimo il Giro dell'Appennino, prima da tifosi, poi da consigliere direttivo ed infina da giornalista, realizzando nel 1994 la diretta integrale della gara per Telecittà.
Oggi , nel trentacinquesimo anniversario della sua prima volta al Giro dell'Appennino, l' U.S. Pontedecimo Ciclismo conferisce il primo Appennino d'Argento al Vice CapoServizio del La7 Sport, che non ha mai fatto mancare il suo appoggio alla nostra gara, esaltandola con articoli di qualità sul suo seguitissimo blog l' Ovetto di Colombo"
Genova, 21 aprile 2018, Vigilia del 79° Giro dell'Appennino
Che altro aggiungere se non ringraziare ancora di cuore tutti gli amici dell'U.S. Pontedecimo, il Presidente Ivano Carozzino e tutti coloro che hanno voluto fortemente che il mio nome fosse il primo per sempre !
Come ho detto oggi questo premio lo dedico a mia Mamma Elena e fortemente a mio Papà Cicci che, da 11 anni, mi segue dal cielo !
