82° Giro dell'Appennino, l'ultima corsa in bianco e nero (cit. Rissetto ) che lo scorso anno aveva sconfitto il Covid, in barba a molte classiche più blasonate, quest'anno si arrampica sino alla Madonna della Guardia.
Un cambio di percorso dovuto ad una frana che incombe nella discesa della Bocchetta e che i soliti soloni che si occupano di viabilità ( per una volta Autostrade per l'Italia fortunatamente non c'entra) hanno pensato di riparare proprio nei tre mesi estivi, quando la strada ovviamente è più trafficata e quando deve transitare l'Appennino.
Un solo aggettivo: FENOMENI !
Niente Salita delle Streghe quindi, quella terribile Bocchetta che il mitico Luigin Ghiglione, scovò quando era poco più che un sentiero per capre.
Togliere la Bocchetta è come togliere Turchino, Capi e Poggio in una Milano Sanremo, come togliere il pavè alla Roubaix, pazienza, per quest'anno me ne farò una ragione, visto che la colpa non è degli instancabili organizzatori dell' US. Pontedecimo che hanno saputo inserire l'ascesa alla Madonna della Guardia, salendo da Gazzolo, Torbi, anche se io avevo proposto un tracciato ancora più duro e selettivo passando prima dalla spettacolare e panoramica salita di Scarpino.
Comunque sia il tracciato, disegnato dagli amici dell'US Pontedecimo è, come sempre, spettacolare, raduno di partenza da Pasturana, come avvenne lo scorso anno, via ufficiale davanti allo stabilimento dell' ELAH - DUFOUR, diventato uno degli sponsor principali della corsa, solito passaggio in pianura prima di iniziare il festival delle salite, Fraconalto, Crocefieschi, Crocetta d'Orero da scalare da due versanti e Madonna della Guardia con punte del 21% e 18% che sapranno fare la giusta scrematura, così come la seguente discesa molto tecnica che inizia a soli 26 km dall'arrivo di Via XX Settembre, uno degli arrivi più belli del Mondo, che potrebbe ospitare la linea bianca del traguardo del Campionato Europeo di Ciclismo del 2024, quando Genova sarà Capitale Europea dello Sport.
E se lo scorso anno Vincenzo Nibali in maglia azzurra, dopo l'arrivo mugugnò perchè la Bocchetta era troppo lontana dall'arrivo, quest'anno, nel caso dovesse essere presente con la Nazionale, dovrebbe leccarsi i baffi per un tracciato del genere e, perchè no, tentare il colpaccio per vincere la classicissima, il tracciato sembra apposta disegnato per lui !
Come avrete notato l'altrimetria è bella tosta.
Certo è sempre valido il vecchio detto che la gara la fanno i corridori e non il tracciato, vedremo quali sorprese ci regalerà l' 82° Giro dell'Appennino che merita, per la sua storia di passare sicuramente di categoria e fare il salto nelle categoria superiore, così come è successo da alcuni anni al Trofeo Laigueglia.
Visto che è cambiato anche il Presidente Federale, conto moltissimo sull'appoggio di Cordiano DAGNONI , che sicuramente potrà fare meglio del suo precedessore.
Non tiro in ballo i Mondiali 2013 scippati a Genova, chi ha orecchie da intendere avrà già capito !
Buono anche il Ranking dei partecipanti quest'anno.
La gara sarà trasmessa in differita su RaiSport alle ore 17.30 con Telecronaca di Francesco PANCANI e commento tecnico di Alessandro PETACCHI.
In contemporanea si potrà osservare online sul sito di PMG SPORT e su diverse piattaforme tra cui il sito de LA7 http://www.tg.la7.it con la telecronaca del sottoscritto ed il commento tecnico dell'enfant du pays Luca RAGGIO.
La speranza, soprattutto mia, per il prossimo anno è quella di avere la Diretta Televisiva con tanto di elicottero e moto, in modo da trasmettere live almeno due ore di gara.
Per questo mi sono già mosso con organizzatori, istituzioni e RAI !
“ La Liguria e le colline piemontesi si presentano in tutta la loro bellezza al mondo dei ciclisti: un mondo di professionisti, di amatori, di appassionati e in questi ultimi tempi anche di tanti ciclisti urbani che ama questi percorsi – sottolinea Enrico Costa al suo secondo Giro dell’Appennino da presidente -. Siamo particolarmente grati ai campioni e alle squadre che anche quest’anno onoreranno l’82° Giro dell’Appenino. Un’edizione che si presenta particolarmente attraente per le novità del tracciato con una sfida che sarà sicuramente ad altissimo livello.
Una gara che si rinnova dal 1934 e che ha la fortuna di essere amata e sostenuta dalle comunità, dai numerosi comuni attraversati dalla corsa e dalle tante istituzioni che ci consentono di essere ogni anno al via”.
Correva l’anno 2007 quando il Giro d’Italia omaggiò il centenario dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo con la tappa Lido di Camaiore-Santuario di N.S. della Guardia, la più lunga di quel Giro d’Italia, edizione.
Era la decima tappa, che percorse tutta la riviera ligure dal confine toscano a Genova; dopo il passaggio attraverso Pontedecimo, sullo storico traguardo del Giro dell’Appennino di Piazza Arimondi, e dopo 249 chilometri, vinse Leonardo Piepoli, e la maglia rosa cambiò proprietario, passando dalle spalle di Marco Pinotti a quelle di Andrea Noè.
Sono passati altri 14 anni. Sono in tanti che hanno sempre nel mirino il Giro dell’Appennino per dare lustro al proprio palmares. Senza dimenticare che il miglior piazzamento complessivo tra l’82 ° Giro dell'Appennino e il 58° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua quarta edizione.
Una corsa che vive e cresce legata al territorio.
“ Dalla corsa nascono idee e proposte come quella di istituire un Museo del Ciclismo a Pontedecimo - prosegue Enrico Costa - fino ad organizzare i Campionati Europei di Ciclismo nel 2024 nell’ambito di Genova Capitale Europea della Sport.
In questo modo il Giro dell’Appennino si conferma uno strumento ideale per la promozione della città”.
