Quella andata in scena ieri, nei 199 km da Serravalle Scrivia a Chiavari è stata una giornata di grande ciclismo.
E pazienza se in contemporanea c'era la Roubaix, amen !
A me è bastato vedere lo spettacolo offerto dal 78° Giro dell'Appennino Gran Premio Elah-Dufour Novi, gara spesso mortificata dall'assurdo Calendario UCI che, ahimè guarda solo al Dio Denaro e spesso snobbata dalla Federazione Ciclistica Italiana, che in tutti questi anni non ha mosso un solo dito per salvaguardare il patrimonio di gare storiche come l'Appennino.
Fortunatamente quest'anno la Lega Ciclismo Professionistico, con un grande lavoro del Presidente Enzo Ghigo e PMG Sport hanno portato una ventata di freschezza e di innovazione con la Ciclismo Cup 2017 trasmessa in diretta streaming su una vastissima piattaforma di siti in internet compreso quello del TGLA7 dove lavoro io : www.tg.la7.it
Cliccando qui sotto potete rivedere la telecronaca dell'Appennino di ieri.
Riprese di altissima qualità, regia e grafica impeccabile,il commento spumeggiante di The Voice Stefano Bertolotti hanno reso giustizia non solo all'Appennino di ieri ma anche alle altre gare del calendario italiano, spesso massacrate da differite inguardabili della Rai ! Come non dimenticare lo scempio al Campionato Italiano assoluto di ciclismo del 1989 con la diretta Rai che si collegò a 50 metri dall'arrivo in pienissima volata lanciata tra Gianni Bugno e Moreno Argentin ?
Quindi Chapeau all'iniziativa della LCP - PMG Sport ed Oneplayer , promosse a pieni voti, come dimostrano i dati di ascolto sulle piattaforme internet.
Ancora Chapeau per la stupenda, impeccabile e perfetta organizzazione degli amici dell' US Pontedecimo che hanno ricevuto i complimenti anche dai componenti della Giuria Internazionale dell' UCI .
Altro che andare a correre nel deserto in mezzo alle tempeste di sabbia, queste sono le gare che hanno fatto la STORIA DEL CICLISMO e che meriterebbero di essere inserite nel Calendario PRO TOUR è da anni che lo grido ai quattro venti senza se e senza ma !
Ringraziando pubblicamente Sprint Cycling Roberto e Luca Bettini per le magnifiche foto, scattate ieri da Dario Belingheri, passiamo alle dichiarazioni dei protagonisti di questa 78°edizione del Giro dell'Appennino, iniziando dal vincitore, un po' a sorpresa Danilo CELANO.
Primissima vittoria nella sua carriera da professionista per il corridore nato a Policoro in Basilicata il 7 dicembre 1989. Quindi se la geografia non è un opinione non riesco a capire perchè molti colleghi abbiano scritto vittoria del corridore siciliano !
" Oggi stavo veramente bene, ho approfittato di questa grande condizione per restare là davanti con i primi anche se, sulla penultima salita, sono rimasto coinvolto in una caduta e per un soffio sono riuscito ad agganciarmi ai primi al GPM. Sull'ultima ascesa, quella di Leivi , mi sono reso conto di avere ancora energie da spendere. Ha provato Senni due o tre volte e sono riuscito a rimanere sulla sua ruota. Poi ho provato ad attaccare ed è andata benissimo anche se gli ultimi chilometri sono stati davvero duri".
" Ringrazio la squadra che ha creduto più di me in questa vittoria, hanno lavorato tantissimo tutto il giorno e sono riuscito a ripagarli con questo mio primo successo da professionista, una gioia davvero incredibile per me ".
- La settimana prossima ti aspetta un compito ancora più impegnativo, il CT Cassani ha appena annunciato la tua convocazione al Tour of the Alps !
" E' un onore grandissimo per me vestire la maglia azzura, darò tutto per onorarla, è una grande responsabilità e darò il 110 per cento ".
- A chi dedichi questa vittoria ?
"Alla squadra, alla famiglia, a tutte le persone che mi sono state vicino non solo in questi momenti belli ma anche in quelli brutti".
- Se sabato qualcuno ti avesse detto che avresti vinto il Giro dell'Appennino che cosa avresti risposto?
"Avrei detto che sarebbe stato molto difficile anche se, sotto sotto un pochino ci speravo, la condizione c'era lo avevo dimostrato anche alla Coppi e Bartali, quindi direi che è andata bene. Ho sfruttato bene il momento, sono andato via nel momento giusto, nel punto giusto e sono arrivato da solo. Il percorso è stato durissimo, molto bello, piiù di quello dello scorso anno".
Secondo classificato il corridore colombiano BERNAL GOMEZ Egan Arley che, grazie a questo piazzamento ed a quello dei suoi compagni della Androni-Sidermec-Bottecchia mantiene la squadra saldamente al comando della Ciclismo Cup 2017 che consentirà alla formazione vincitrice di essere invitata d'ufficio al Giro d'Italia 2018 .
"Non c'è nessun rammarico, ho fatto secondo in una corsa durissima dove c'erano corridori molto forti. Percorso difficile ed impegnativo, Celano ha fatto meglio di me e quindi è giusto così. A me è mancata un po' la gamba nel finale, però sono contento ugualmente. Oggi mi sentivo bene, la forma c'è e sono motivato per fare bene al prossimo Tour of the Alpes ".
- Ti è piaciuto questo tracciato ?
"Si, mi è piaciuto moltissimo tantissimo, tante salite come piacciono a me, la squadra ha lavorato molto bene, hanno cercato sempre di portarmi nelle prime posizioni. Più di questo non potevo chiedere. Con tre corridori davanti abbiamo ottenuto punti pesanti per la Ciclismo Cup, va bene così anche se non è arrivata la vittoria ".
- Riscossa al Tour of the Alpes dove non mancheranno di certo le salite ?
"Un corsa sicuramente molto più dura dello scorso anno, ho già studiato le altimetrie e vediamo come gireraà la gamba, se sarò in condizione ovviamente andrò all'attacco, questo è fuori di dubbio ".
Ottimo terzo gradino del podio per Manuel SENNI che ieri correva con la maglia della Nazionale Italiana:
" Dai sono contento, un buon terzo posto che giudico in maniera positiva, sono in crescita di condizione. Dopo un training di allenamento sull'Etna sono tornato a casa ed ho disputato la Coppi e Bartali dove la gamba non era sicuramente ai livelli odierni. Adesso sono in buona condizione. Prossimo appuntamento con il Tour of the Alpes"
- Come giudichi il percorso di questo Giro dell'Appennino ?
" Un percorso bellissimo, corsa organizzata in maniera impeccabile che meriterebbe molto di piu' !
Soprattutto nel finale le salite erano molto dure , adatte alle mie caratteristiche, infatto ho provato ad attaccare soltanto che Celano aveva una gamba super oggi e putroppo non sono riuscito a tenere il suo passo ".
- Riscossa al Tour of the Alpes per te ?
"Vediamo, abbiamo una grande squadra ( la BMC ndr) quindi sicuramente mi toccherà la parte del gregario.
Il terzo posto di oggi di oggi mi inorgoglisce molto , finalmente inizia ad entrare qualcosa nel mio palmares da professionista ".
Meritatissimo sesto posto per Mattia CATTANEO che ha lavorato tantissimo ieri, transitando per primo sulla salita di San Domenico - Cima Ghiglione ed aggiudicandosi così il 24° Trofeo alla Memoria di Luigin Ghiglione, il creatore del Giro dell'Appennino - Osvalda Ghiglione Rapetti e 4° Trofeo alla Memoria di Marina Tedone Rapetti, offerto, come sempre da Fulvio Rapetti, il nipote del patron Pistin.
" E' stata una giornata molto impegnativa, noi della Androni abbiamo provato a rendere la gara più dura possibile, sia per tentare di vincerla sia per fare punti preziosi per la Ciclismo Cup. Celano è stato più forte di tutti oggi, pazienza.. ci accontentiamo del bottino di punti fatti per la classifica a squadre della Ciclismo Cup ".
Photo by Dario Belingheri - Bettini Photo Sprint Cycling - Riproduzione vietata
- Ma era così forte oggi Celano ?
" Sull'ultima salita aveva la gamba che girava a mille, noi avevamo dato il massimo e non siamo riusciti a rispondere all'attacco. Tutto sommato poteva anche andarci bene così perchè se vinceva lui toglieva punti preziosi ai nostri diretti avversari per la Ciclismo Cup. Il percorso di oggi fantastico e duro. Adesso mi attende una settimana di recupero prima di pensare al Tour of the Alpes dove vorrei mettermi in mostra assolutamente ".
Non voglio però dimenticare chi è stato in fuga per tantissimi chilometri ed ha animato la gara sulle storiche salite del Giro dell'Appennino, Passo della Castagnola, Passo dei Giovi, Crocetta d'Orero, Passo della Scoffera.
Sto parlando dei sette temerari di giornata: gli italiani Filippo Fortin (Tirol), Nicola Genovese (D'Amico Utensili Nord), Marco Zamparella (Amore&Vita - Selle SMP) e Marco Molteni (Unieuro) più il tedesco Timon Loderer (WAS-Greenlife), lo spagnolo David Galarreta (Amore& Vita Selle SMP e lo svizzero Thery Schir (Team Vorarlberg).
Questa foto che vedete qui sopra è stata scattata da me sulla salita di Crocetta d'Orero con il SamsungS7edge e l'ho pubblicata sul mio profilo instagram @paolocolombola7 .
Grazie a questa foto ho avuto il piacere e l'onore di conoscere, tramite la grande potenza dei social, uno dei protagonisti di giornata : Marco Molteni .
E' questa la bellezza del ciclismo, uno sport dove gli atleti, dal più grande campione all'ultimo dei gregari, sono di un' umiltà e di una gentilezza incredibile, distante anni luce dal mondo del calcio, dove anche il più brocco se la tira come una star di Hollywood.
Photo by Dario Belingheri - Bettini Photo - Sprint Cycling - Riproduzione vietata
- Allora Marco, innanzittutto piacere, vuoi raccontarci questa giornata in fuga sulle strade dell'Appennino ?
" Sostanzialmente per squadre come la nostra, una formazione Continenal è importante metterci in evidenza. E questo vale sia per me che per il team.
Per andare in fuga devi avere buona gamba ed essere lì davanti, pronto a sfruttare l'occasione giusta.
Ho fatto 4-5 tentativi e l'ultimo è stato quello buono. Sono partito con un pizzico di ritardo mentre erano già scattati gli altri e sono stato a bagnomaria per 6 km a 20" dai sei che andavano a tutta. Quando sono finalmente riuscito a rientrare poi la fuga è andata bene, giravamo bene con i cambi ed è per questo che siamo stati per oltre metà gara là davanti con un buon vantaggio sul gruppone che inseguiva".
- Quando ci siamo scritti ieri sera, nel dopo gara su facebook mi hai raccontato di un problema in corsa che è successo ?
"Ho avuto un problema meccanico, però ad essere sincero sono stato un pò ingenuo a non accorgemene in tempo.
Nella discesa dei GIovi c'è stata una caduta, con il tedesco Loderer che mi è piombato addosso, sono riuscito a rimanere in piedi ma non mi sono accorto che l'urto mi ha causato un problema alla ruota che girava malissimo.
Ho cercato di tenere duro lo stesso. Se mi fossi accorto del problema, sicuramente avrei chiesto assistenza alla macchina del cambio ruote che ci seguiva".
Photo by Dario Belingheri - Bettini Photo Sprint Cycling - Riproduzione vietata
"Solo sulla salita di Colle Caprile mi sono accorto del disastro... sono stato il primo a staccarmi... e sono stato ripreso dal gruppo degli inseguitori ho cercato di resistere.
Sulla salita delle Grazie mi sono definitivament staccato dal gruppone ed ho deciso che il mio Appennino sarebbe finito lì.
E' stata comunque una giornata bella, guasto meccanico a parte che ha condizionato la mia gara.
Il percorso mi è piaciuto molto, anche se è stato molto duro. Devo essere sincero, l'Appenino è stata una corsa organizzata in maniera impeccabile, i miei complimenti agli organizzatori ".
E miglior conclusione con i complimenti dei corridori agli amici dell' Us Pontedecimo non poteva esserci per questo riassunto della gara a cui sono affezionato dal lontano 1983 quando ancora dovevo compiere 15 anni ed a vincere, sullo storico traguardo di Pontedecimo fu un certo Marino Lejarreta.
