Pontedecimo- Omar Fraile Matarranz dai Pirenei all'Appennino. E' il giovanissimo basco, 24 anni, alla sua prima vittoria della carriera dopo 4 stagioni tra i professionisti, il nuovo Re del Giro dell'Appennino che ieri ha festeggiato la sua 76°edizione. Una corsa che da sempre rappresenta una sorta di festival per gli scalatori con 7 Gran Premi della Montagna ed un profilo altimetrico che assomiglia ad un tracciato di un elettrocardiogramma tanto va su e giù. Il corridore della Caja Rural - Seguros RGA era uscito benissimo dal Giro del Trentino ed ieri ha approfittato del tutti contro Damiano Cunego per involarsi verso il traguardo. Una progressione micidiale per lo spilungone spagnolo che, a vederlo non vestito da ciclista, sembrerebbe un ragazzo comune del terzo millennio, piercing colorati alle orecchie, viso simpatico ed un sorriso smagliante. C'è anche un piccolo annedoto da raccontare , Omar Fraile Matarranz è originario dei Paesi Baschi, proprio come Marino Lejarreta, che, con la maglia della Olmo- Alfa Lum , vinse il Giro dell'Appennino del 1983.... ieri a distanza di 32 anni il secondo spagnolo ad iscrivere il proprio nome dell'albo d'oro della gara è stato un altro basco...! Quando si dice il caso...! Da ricordare ai più giovani che Marino Lejarreta detiene un record difficilmente eguagliabile: è uno dei 32 corridori ad aver corso (e concluso) nello stesso anno tutti i tre Grandi Giri (Giro d'Italia-Tour de France-Vuelta a España), ma è il solo ad aver compiuto questa impresa per ben quattro volte, nelle annate 1987, 1989, 1990 e 1991. 44° Giro dell'Appennino, 12 giugno 1983 Marino Lejarreta trionfa a PontedecimoEra bello ascoltare i suiveur ieri all'arrivo di Pontedecimo comporre improbabili anagrammi, tanto da far diventare il nome di Omar Fraile in quello di Oscar Freire, c'accordo che in fondo c'erano da cambiare due consonanti nel nome ed una vocale ed una consonante nel cognome, ma forse molti non ricordavano che Freire si è ritirato dall'attività agonistica nel 2012 e, soprattutto, tra i due esiste una certa differenza di altezza....Fraile è alto quasi due volte l'ex campione del mondo.Onore al vincitore dunque ma onore soprattutto a Damiano Cunego, il corridore veronese, passato quest'anno alla Nippo Vini Fantini che sembra finalmente aver trovato la gamba e la pedalata dei tempi migliori. Il Piccolo Principe non vince una gara dal 2013, sono passati due anni dalla vittoria nella terza tappa della Settimana Coppi e Bartali ed una sorta di maledizione sembra accompagnare i piazzamenti del capitano della formazione #blueorange, sempre sul podio ma mai sul gradino più alto.Eppure ieri Cunego era riuscito a domare il terribile Passo della Bocchetta, realizzando anche il sesto miglior tempo di sempre della scalata alla vetta conosciuta come la Salita delle Streghe per aver fatto vedere i sorci verdi a fior di scalatori nel passato. Una salita di 8km e200metri dalle pendenze che in alcuni tratti sfiorano il 19%, praticamente una sorta di via crucis con una pendenza media del 7.7 %. Sulla sommità passava la Via Postumia, fatta costuire nel 148 a.c. dal console romano Postumio Albino. L'attuale strada, ovviamente con le modifiche subite nel corso dei secoli, risale alla fine del 1500 e prima della creazione del Passo dei Giovi agli inizi dell'ottocento era l'unica strada che collegava Genova con il Nord Italia. Da sempre per me questa è stata una salita unica, magica. La leggenda narra che in epoca medioevale nei boschi di notte si radunassero le streghe per il loro sabba , mentre di giorno i tornanti erano popolati da banditi pronti a depredare i viandanti. Nella storia dell'Appennino, nel 1934 quella era una salita sterrata per carrozze, scoperta da Luigin Ghiglione, il papà della corsa, una salita talmente terribile ( lo è tuttora tra quelle appenniniche ) da non essere mai stata affrontata durante il Giro d'Italia.
4° Circuito dell'Appennino, 29 agosto 1937 Como, Cinelli e Tonmasoni scollinano sulla BocchettaTra gli annedoti della gara vi è quello dello scalatore Charlie Gaul che, a metà salita si arrese e scaraventò la bicicletta in un prato rifiutandosi di proseguire...anche per questo viene ricordata oggi, soprattutto tra i ciclisti come la "Salita delle Streghe". Ed ieri le streghe le ha fatte vedere Damiano Cunego a tutti quanti....in salita... un Cunego davvero scatenato che ha impresso un ritmo infernale lungo i tornanti, tanto da migliorare il proprio record precedente di 34" e facendo "solo" 14" in più del Record che resta di Gilberto Simoni e fu stabilito nel 2003. A proposito di streghe e di sabba ho scoperto che sabba in basco si scrive Akelarre... e guarda caso alla fine ha vinto un corridore basco.... avrà fatto un patto con le streghe? Sto scherzando ovviamente...anche perchè so che Omar leggerà il pezzo e non vorrei fraintendesse.
Passo della Bocchetta - Cunego, Zardini e Fraile in fuga. Foto: Paolo ColomboUna cosa è certa, da anni, come avevo scritto ieri, non assistevo ad una gara così avvincente... combattuta dall'inizio alla fine e letteralmente esplosa sulle rampe della Bocchetta con un forcing pazzesco degli uomini della Nippo Vini Fantini a tirare come dannati per favorire la stoccata del loro capitano. Un Cunego così in forma non lo vedevo da tempo. Non dimentichiamoci che il veronese è stato l'ultimo italiano a vincere una classica monumento, il Giro di Lombardia del 2008 quando ottenne anche la medaglia d'argento al Mondiale di Varese. Cunego ha 33 anni d'accordo ma se continua a tenere questa gamba io continuo a ripetere che nella terza e nella quarta tappa del Giro d'Italia in Liguria potrebbe tentare il colpaccio di vincere tappa e maglia....se sono rose ( mai come in questo caso bisogna dirlo ) fioriranno...!!!
Salita della Bocchetta : Cunego - Zardini - Fraile. Foto: Paolo ColomboRicordo a Damiano, faccia tutti gli scongiuri del caso, che nel 2004, quando vinse il Giro, la corsa a tappe partiva dalla Liguria.....o meglio da Genova! E poi ci sono altri due piccoli segreti, a livello di scaramanzia, che conosciamo solo io e lui...! Vedremo che succederà tra due settimane esatte con la Rapallo- Sestri Levante che si correrà proprio di lunedì....se dovessi pronosticare il nome del vincitore oggi io scriverei quello di Damiano Cunego. I corridori della Nippo Vini Fantini stanno collezionando una serie di piazzamenti incredibili, ultimo il quinto posto di oggi di Daniele Colli al Giro di Turchia.Della tattica che poteva essere vincente ma si è rivelata fallimentare della Bardiani CSF parlerò nei prossimi giorni, in una sorta di presentazione delle squadre che correranno il giro. Mi è piaciuto molto sulle rampe della Bocchetta Edoardo Zardini, grande grimpeur ed ottimo oratore. Ho realizzato un'intervista con lui che vi proporrò i prossimi giorni .Non dimentichiamoci di Manuel Bongiorno, un'altro corridore in grado di dare una zampata vincente in qualche tappa del Giro. Ho avuto l'onore ed il piacere di veder trionfare Bongiorno nel Campionato Italiano Under 23 in Valsugana nel 2012. Ottimo corridore, oltre che simpatico e sempre disponibile. Un bravo di cuore va al giovanissimo Simone Petilli che aveva disputato un buon Giro del Trentino con la maglia azzurra della Nazionale Mista ed ieri ha corso un Giro dell'Appennino fantastico... obbligo anche per lui l'intervista: A sipario calato su questo 76° Giro dell'Appennino rinnovo i complimenti agli organizzatori dell' U.S. Pontedecimo , a tutti i volontari che hanno svolto, come sempre, un ottimo lavoro . Alla Regione Liguria che ha salvato la corsa e che regalerà non solo agli appassionati liguri ma al Mondo intero una settimana ed oltre di grandissimo ciclismo con la Grande Partenza del Giro d'Italia da Sanremo.Ritiro io nuovamente le orecchie al Comune di Genova che non è degno di questa classicissima, visto il comportamento che ha tenuto nei confronti di una delle gare più dure ed affascinanti non solo del panorama ciclistico italiano ma internazionale. Poi ci si stupisce se le gare vanno all'estero dove al via sono schierati fiori di campioni...! Sicuramente qualcosa cambierà , forse già a partire dal prossimo anno... non si sa cosa perchè il Presidente dell'Appennino Ivano Carozzino resta molto riservato sul caso...chissà che non cambi il percorso interamente... certo è che la salita della Bocchetta non si deve e non si può toccare...Un Appennino senza il Passo della Bocchetta sarebbe come un ottimo piatto di pasta senza formaggio grana sopra...come una seconda portata bella ma insipida , come una torta senza la classica ciliegina sopra..!Arrivasse a Genova uno Sceicco a cacciare le palanche ( i soldi, come si dice a Zena) sono sicuro che i soloni del Comune oltre a stendere passerelle rosse sarebbero disposti a fare arrivare la corsa anche dentro Palazzo Tursi . Sulla storia che vi ho raccontato ieri mattina ed i 40mila euro richiesti per i servizi di vigili urbani, pulizie strade etc, sembrerebbe che la cifra si stata gonfiata a dismisura proprio per togliersi dalle balle l'arrivo in via XX Settembre... obbligo in questo caso usare il condizionale, mi piacerebbe però che qualche collega della carta stampata locale si interessasse al caso...! Anche perchè sono sicuro che i signori ( leggi Sindaco ed Assessori vari ) che non si sono fatti vedere alla presentazione dell'Appennino, alla cena di gala e tantomeno all'arrivo di ieri , saranno schierati in passerella a mostrarsi in mondovisione all'arrivo della seconda tappa del Giro d'Italia domenica 10 maggio. Un consiglio alla Regia della Rai... inquadri le bellezze della città di Genova dall'elicottero con panoramiche mozzafiato e ci risparmi dalla visione di certe facce.... in quell'ora siamo ancora in fascia protetta.La foto di copertina è di Bettihiphoto.net scattata da Dario Belingheri BettiniPhoto©2015Quelle che trovate qui sotto mi sono divertito a scattarle con la mia inseparabile Samsung Galaxy Cam, usata anche per le interviste! Cliccando sulle singole foto si possono ingrandire:
