Cartoline di una Stramilano che, mai come quest'anno ha visto correre gli oltre 60mila all'insegna della solidarietà e dell'uguaglianza. il bello di questa stracittadina è che, nella versione dei 10 km, non esiste un ordine di arrivo e neppure vengono registrati i tempi di percorrenza, se non tra gli amici per una sfida del tutto personale e per gli eventuali sfottò del giorno dopo in ufficio.
Nei miei 20 anni di TMC / La7, forse una sola volta, tanti anni fa, avevo seguito la Stramilano.
Sono tornato molto volentieri per raccontare la storia dei richiedenti asilo, molti dei quali ospitati alla Casema Montello e negli altri centri di accoglienza della città che, per la prima volta hanno preso il via di questa che è una grande, grandissima festa dello sport.
La Stramilano ha festeggiato così l’arrivo della primavera con oltre 60.000 appassionati fra uomini, donne, bambini, scolaresche, gruppi e atleti di ogni età e nazionalità che, con le loro t-shirt, hanno colorato di azzurro le vie della città in una giornata all’insegna dello sport e della condivisione.
Roberta Guaineri, Assessora allo Sport del Comune di Milano, ed Antonio Rossi, Assessore allo Sport e Politiche per i Giovani di Regione Lombardia, hanno dato inizio alla manifestazione con i due colpi di cannone del Reggimento di Artiglieria a cavallo “Voloire”, mentre le Fanfare dei Bersaglieri in congedo di Lonate Pozzolo e quella del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia hanno dato la carica ad atleti e spettatori.
I primi a partire, da piazza Duomo alle 9.00, sono stati i partecipanti della Stramilano classica, la più partecipata delle tre gare: runner di ogni età e grado di allenamento, correndo o camminando lungo il percorso lineare di 10 km, hanno attraversato il cuore della città fino a tagliare il traguardo posto all’Arena Civica “Gianni Brera”. Fra loro, numerosissimi sono stati i team aziendali e le scolaresche, di cui alcune presenti con oltre 500 ragazzi. Alla 10 km hanno preso parte un gruppo di oltre 300 non vedenti e giovani dei centri di accoglienza.
L’atleta e campionessa paralimpica Giusy Versace, madrina d’eccezione di questa edizione, ha dato il via alle 9.30 alla Stramilanina, dedicata ai più piccoli. I 10.000 mini atleti e i loro accompagnatori hanno attraversato il centro storico di Milano per 5 Km, sostenuti dal tifo e dall’incoraggiamento dei moltissimi spettatori presenti lungo il percorso.
La madrina ha tifato per tutti i partecipanti e in particolare per la sua associazione Disabili No Limits Onlus e per tutte le associazioni presenti come Abio, assistenza ai bambini ospedalizzati; Associazione Aiuto ai Giovani Diabetici, aiuto ai genitori di figli con diabete; Amavas contro le malattie cardiovascolari, Il centro clinico Nemo, patologie neuromuscolari, Dutur Claun, clown terapia, Fabula, assistenza ai bambini autistici; Famiglie SMA, bambini con atrofia muscolare; Le Gocce, con bambini diversamente abili; Faraja House, i ragazzi di strada in Tanzania. Un’attenzione ai più deboli che da sempre contraddistingue lo spirito della manifestazione.
Alle 11.00, applausi scroscianti e adrenalina alle stelle per la partenza da piazza Castello della 42° edizione della prestigiosa Stramilano Half Marathon, la mezza maratona cittadina fra le più veloci al mondo che quest’anno ha segnato il numero record di oltre 7.000 partecipanti.
Con il tempo di 1h01’20’’, si è imposto su tutti il keniota Fredrik Moranga, seguito dal marocchino Mustapha El Aziz, medaglia d’argento con 1h01’’29’, e dal keniota Simon Muthoni, giunto terzo al traguardo con un tempo di 1h01’34’’.
Buona la prova degli italiani, che piazzano tre atleti nei primi dieci: il primo azzurro è Daniele Meucci, oro continentale in carica di maratona, che si aggiudica il settimo posto con un tempo 1h03’43’’. Nella top ten altri due italiani: Eyob Faniel, nono con un tempo di 1h04’04’’, e Marco Salami, in decima posizione con 1h04’06’’.
Podio tutto keniota anche in campo femminile: sul gradino più alto sale Ruth Chepngetich giunta al traguardo dopo 1h07’42’’, suo record personale, mentre il secondo e il terzo posto sono andati, rispettivamente, alle connazionali Betty Lempus (1h09’25’’) e Pauline Esikon (1h11’21’’).
Ottimo risultato per l’azzurra Anna Incerti che conquista il quarto posto con un tempo di 1h12’35’’, mentre Giovanna Epis ed Emma Quaglia si aggiudicano il quinto e il sesto posto rispettivamente con i tempi di 1h14’22’’ e 1h14’51’’.
I prati dell’Arena Civica “Gianni Brera”, aperta fin dal mattino, hanno accolto tutti i runner che hanno preso parte alle tre gare offrendo loro momenti di ristoro, relax e divertimento in attesa delle premiazioni. I presenti hanno anche assistito allo spettacolo di cinque carabinieri della squadra sportiva Paracadutisti di Livorno che si sono lanciati da un AB412 del nucleo elicotteri di Volpiano, per atterrare al centro dell’Arena Civica.
Fra i riconoscimenti più significativi, il trofeo dedicato a Fabio Cappello, il giovane runner venuto a mancare al termine della mezza maratona dello scorso anno.
Tante le curiosità che hanno caratterizzato il 46mo compleanno di Stramilano: la presenza di Mirco Barbavara, volto storico della manifestazione che ha corso tutte le edizioni della stracittadina a partire dalla prima, storica, nel 1972; la sfida di Costantin, atleta paralimpico che ha corso la Half Marathon con le nuove protesi regalategli dall’Associazione Disabili No Limits di Giusy Versace.
Sponsor ufficiale della manifestazione Powerade, che ha spronato gli atleti a dare il massimo idratando la loro motivazione.
Ambassador di Powerade Massimiliano Rosolino, grande campione di nuoto che dopo il ritiro dall’agonismo ha lasciato il costume per indossare le scarpe da running, uno degli sport che lo vedono impegnarsi quotidianamente per prepararsi ad affrontare il triathlon.
Per un olimpionico, abituato superare i propri limiti, la Stramilano non poteva che essere la mezza maratona, la prima in assoluto della sua carriera.
“L’esperienza della Stramilano è stata intensa”. Ha dichiarato Massimiliano Rosolino subito dopo aver superato il suo traguardo dei 21,097 Km con il tempo di 1:55. “Fino al 15° Km sono stato forte, ma dal 17° Km in poi è stata dura anche per il caldo. Per essere la mia prima mezza maratona, sono comunque soddisfatto del risultato raggiunto! Ora non mi resta che pensare al mio prossimo obiettivo: Mi piacerebbe partecipare alla Maratona di New York e poi chissà…”