Genova - Non è facile scrivere quando un amico ci lascia. Marco Oreste Biancalana , per anni la Regina della Baistrocchi, se ne è andato ieri, in silenzio, in punta di piedi, contrariamente a quanto era abituato a fare sul palcoscenico della Baistrocchi dove la sua comicità innata e la sua esuberanza lo facevano scatenare in divertentissime gag. Marco per gli amici era Bianca, un ragazzone dal cuore d'oro che ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere anche al di fuori del palcoscenico. Oggi non scrivo seguendo una logica, vado a braccio, o meglio come si usa dire in gergo, scrivo di pancia, quindi spero mi possiate perdonare errori e salti quà e là nel raccontare un attore straordinario che tranquillamente avrebbe potuto competere con i grandi del teatro e del cinema italiano se solo avesse avuto un impresario, un agente in grado di farlo conoscere al grande pubblico. Non è retorica, ma la pura e semplice verità. Marco Oreste Biancalana, nulla aveva da invidiare, per esempio, al grande Aldo Fabrizi se vogliamo accostare i due per stazza ed espressioni mimico-facciali. Bianca era l'attore perfetto dell'avanspettacolo, della rivista, colui che poteva reggere la scena per ore da solo sul palco, un tipo di attore che è difficile trovare ai giorni nostri, soprattutto per la grande spontaneità e bravura nel improvvisazione...ci sono dei momenti in cui Eraldo Moretto, alias la Cesira , mi ricorda il grande attore genovese. Certo due tipi di comicità assolutamente differente, ma la prontezza nell'improvvisare e nel rispondere alle battute del pubblico la trovo molto simile tra i due.Per anni la Baistrocchi è stata Bianca. Mitici i suoi duetti con un altro grande interprete della Bai, Edoardo Quistelli. Il feeling che si era instaurato tra i due attori era qualcosa di unico, di straordinario. Ricordo tournee estive di loro due a fare spettacoli nei locali della Riviera Ligure... si chiamavano i BianchEdo, se non erro, serate in cui non riuscivi a trattenere le lacrime dalle risate, risate talemente grasse che finivi per avere letteralmente il mal di pancia dal divertimento. Per chi non conoscesse la Baistrocchi è una compagnia goliardica genovese formata da soli uomini che vanno in scena en travestì, l'equivalente dei Legnanesi per la Lombardia. Uno spettacolo fatto di lustrini, paillettes, prosa ed improponibili ma divertentissime imitazioni di cantanti o attrici. Un pò quello che era il varietà, la rivista tanto in voga nel dopoguerra, con tanto di passerella nel finale.Marco Oreste Biancalana inizia la sua avventura nella Baistrocchi nel 1981 con la Rivista dal titolo " Metti una sera a Cena ". Un avventura che diventa amore a prima vista e che dura ben 25 anni. Sono tanti, tantissimi i personaggi, le macchiette che porta in scena Bianca che trasforma la sua grassezza, mi sia perdonato questo termine, in qualcosa che fa sbellicare il pubblico dalle risate. Vedere Biancalana vestito da Raffaella Carrà, da Sabrina Salerno e da Donatella Rettore, tanto per citare alcuni suoi cavalli di battaglia, è una roba che ti fa piangere dal ridere appena Bianca entra in scena, senza neppur pronunziare una parola, senza neppure che parta la base in playback.Ci sono poi i personaggi della prosa interpretati in maniera unica da Bianca. Come dimenticare la Signora Gemma, tipico esempio di donna ligure. Come dimenticare la vecchia calabrese, in alcune edizioni trasformata nella zia di Franco Scoglio, ex allenatore del Genoa. Come dimenticare Biancalana nei panni di Desdemona in un esilarante Otello, ovviamente in coppia con Edo Quistelli. Ci sarebbe da scrivere giorni per raccontare tutti i personaggi, le maschere, le macchiette che l'attore portava in scena con una bravura straordinaria. Bianca aveva un grandissimo pregio, quello di sapere interagire con il pubblico. Potrei dire che era un'attore 2.0 , già avanti anni luce rispetto agli altri. Aveva anticipato ogni forma di interazione presente ai nostri giorni. La sua bravura nel rispondere alle provocazioni del pubblico, a sbeffeggiare e duettare con chi era in platea... qualcosa difficile da raccontare se non lo si è vissuto. Anche la parolaccia più spinta, l'insulto benevolo diventavano motivo di grassa risata...era lo stesso spettatore preso in giro a ridere per primo. Tante, tantissime volte è successo pure a me...bastava una provocazione lanciata a Bianca quando dimenticava una battuta tipo : " Bianca, anche stasera non la sai, non hai studiato neppure oggi". Prontissima arrivava la risposta : " Colombo, belin, ma sei venuto a menare il belino anche stasera...? Se la sai vieni tu sul palco e non rompermi i coglioni". Tutto questo pronunciato con l'inconfondibile cantilena genovese oppure con l'accento siciliano... dipendeva dal personaggio interpretato in quel momento, bastavano questi botta e risposta per far venire giù il teatro dalle risate. La bravura assoluta era quella di andare spesso fuoricopione, soprattutto nei duetti con Quistelli, sketch che magari da copione dovevano durare 5 minuti ed invece si protaevano per 10-15 minuti, facendo andare su tutte le furie il Regista Piero Rossi, ma facendo impazzire e divertire il pubblico in sala. Ricordo una sera al mitico Teatro Margherita, c'era ancora l'orchestra dal vivo.... Bianca doveva pronunciare l'ultima battuta e poi l'orchestra doveva attaccare con il pezzo musicale...! Ma succede un fatto inaspettato.... due orchestrali, il pianista ed il violinista, si mettono a discutere del derby di calcio tra Genoa e Samp appena terminato...parlano così forte tanto che la loro voce si sente anche in sala...! Biancalana per due volte replica la battuta...ed i due non si accorgono di nulla... al che lui si fa avanti verso il proscenio, guarda verso i due nella buca e gli dice in genovese : " Quando ei finiu de fa i cazzi vostri, ghe saieva anche da attaccà cun a musica.." ! Che tradotto in italiano fa più o meno così : "Quando avete finito di fare i fatti vostri, potete pure iniziare a suonare". E' venuto giù il teatro dagli applausi... roba da brividi se ci ripenso ancora adesso a distanza di moltissimi anni...!
Marco Oreste Biancalana a dx con Edoardo Quistelli.
Un altro annedoto che ricordo volentieri è del 1996 - con la Rivista …e la prima è stata Eva! Era l'epoca in cui lavoravo a Telecittà. La Baistrocchi andava in scena al Teatro Verdi di Via XX Settembre e poi replicava al Teatro Verdi di Sestri Ponente...! Quando ero libero dal lavoro andavo spesso a vedere il ragazzi...tant'è che quasi conoscevo il copione a memoria pure io...! Una sera a Sestri manca una matricola che deve entrare in scena nel quadro iniziale...! Il sipario si apre sul Giardino dell'Eden con Quistelli nelle vesti di Adamo e Bianca in quelle di Eva...!Musica e piano piano, in questa atmosfera paradisiaca, entrano diversi ragazzi travestiti con costumi di animali... ! La matricola malata deve indossare quella dell'orso... il costume è lì a portata di mano... non ci penso un'attimo... mi faccio aiutare da due ragazzi ed eccomi nelle panni dell'orso con un costume di tre tagli più piccolo almeno. Nella fretta non mi sono tolto l'orologio che si nota benissimo. All'epoca la trasmissione che conducevo, Sportissimo, aveva come sponsor la Tissot e quello che avevo indosso era un orologio a tiratura limitata che ancor oggi è al mio polso. Piero Rossi, il regista, vecchia volpe, nota l'orologio e mi fa: " Belin, ma Colombo, adesso vieni a rompere i coglioni anche in scena..."! ....e giù paroloni... tocca a me... entro e mi piazzo dietro Bianca, come avevo visto fare nelle altre repliche...sapevo esattamente dove andava a piazzarsi l'orso. Appena arrivo tocco il lato B di Bianca che inizia a mandarmi a quel paese...! Dopo inizio: " Bianca quanto sei fica... Bianca quanto sei Bona...." . Al che Biancalana riconoscendo la mia voce inizia a sussurrare : "Colombo finocchio... che cazzo ci fa qui sopra ? ....Brutta buliccia...torna a casa ". Vi dico solo che siamo andati avanti un quarto d'ora tra le risate del pubblico...e l'ira funesta di Piero Rossi dietro le quinte...! Una volta smesso i panni dell'orso, seduto in platea in prima fila... ho continuato con quelli che erano i classici botta e risposta palco-platea... e che mi divertivo a fare tutte le sere che andavo al Teatro Verdi ! Quando c'erano battute di poco conto bastava urlare : "Siete dei guitti " e lanciare monetine o caramelle sul palcoscenico.... ogni volta era una comica con un fuoricopione che poteva durare un'eternità....! Lo stesso era anticipare la battuta dalla platea se Bianca se l'era dimenticata.... oppure rivolgere urla o fischi di ogni genere che venivano ricambiati immediatamente con altre battutacce...! C'era un altra cosa che mi faceva andare letteralmente fuori di testa e coinvolgeva tutto il teatro sino alla galleria...! Quando Biancalana era in scena in abiti succinti... bastava invogliarlo cantando : " Biancalana buttati per terra...Biancalana buttati per terra..." ! Lui non resisteva alla tentazione e si buttava tra le risate e gli applausi scroscianti del pubblico. Ma non c'era solo il teatro con la Bai in scena nel periodo natalizio prima al Margherita, poi al Verdi e poi definitivamente al Politeama Genovese. C'erano pure le tournee estive nei paesi dell'entroterra...serata unica a Campoligure, a Gavi... con annesso dopocena dove succedeva di tutto... quello era davvero lo spettacolo nello spettacolo...! Ricordo una sera, post -spettacolo. Cena al Castello di Gavi... tavolata infinita, io a mangiare vicino a Bianca ed Edo.... ero vestito con pantaloni bianchi...alla fine della cena su quei poveri pantaloni candidi c'era di tutto, dal sugo dei ravioli, alla maionese dell'insalata russa....un divertentissimo inferno. Anche se non ho mai fatto parte di questa grande famiglia chiamata Baistrocchi, salvo la fugace apparizione nelle vesti dell'orso, mi sono sempre sentito parte integrante di questo fantastico gruppo di cui faceva parte anche Massimo Quistelli, fratello di Edo, anche lui brillantissimo attore che il destino crudele ci ha portato via un paio di anni fa. Massimo fece almeno due edizioni di Sportissimo con me a Telecittà.... era una trasmissione sportiva dedicata a Genoa e Samp che durava due ore e mezza. Ca va sans dire che pure io, amante dell'improvvisazione e non delle rigide scalette, facevo impazzire la Regia, ogni volta non c'era uno straccio di scaletta pronta... Con Massimo Quistelli la battuta era sempre in agguato... quando veniva ospite Biancalana , magari accompagnato da altri attori della Bai, era il caos assoluto.... Risate a non finire e rigorosamente trasmissione fuori scaletta con le persone in regia ed i cameramen impazziti per seguirci in quella che era l'arte dell'improvvisare. Ognuno era la spalla dell'altro, un pò come Tognazzi e Vianello, anche se in teoria il conduttore dovevo essere io, ma quello passava in secondo piano... ci divertivamo e facevamo divertire, quello era importante. Ricordo che una volta c'era Claudio Bellucci, attaccante della Sampdoria, ospite in studio... preparai una video scheda di presentazione dove massacravo il giocatore, dicendo che era un attaccante scarsissimo.. Non potete immaginare gli sguardi smarriti della punta blucerchiata, l'imbarazzo del pubblico in sala e le risate quando entrò in scena la coppia Bianca-Quistelli Massimo dicendo che era tutta una presa per il culo...! A tal proposito sono riuscito a trovare dei ritagli di giornale dell'epoca...1995 che vedete qui sotto...! E poi c'era il Marco Oreste Biancalana privato, quello che lavorava alla Solivo, la sua agenzia di volantinaggio, quello che non rifiutava mai un invito a cena... mio Papà Cicci aveva la macelleria, mio Cugino Ugo la pescheria... ricordo bellissime grigliate di carne e pesce in estate ad Arenzano , oppure cene a casa a Certosa... Bianca era sempre l'ospite di riguardo, una buona forchetta ma uno assolutamente di famiglia...! Erano serate all'insegna della risata ovviamente, quando Marco si metteva uno scialletto in testa ed improvvisava la macchietta della pescivendola napoletana....! Quella della pescivendola era uno sketch improvvisato anche nelle visite al negozio di mio cugino.... quando arrivava Bianca e si metteva a gridare a squarciagola : " Anciueeeee donneeeeee " ( Acciuge donne ) oppure " Ghemmu i lascerti belli grossiiiii, muscardin, gianchetti....robaaaa frescaaaaaa " ! C'erano poi le visite in negozio da papà...anche qui da ridere per la sua capacità di improvvisare battute con le clienti che erano in negozio...! Oppure quando con il suo cagnaro blu ( l'eskimo imbottito pronunciato alla genovese ) faceva l'imitazione del portuale o del Console della Culmv Paride Batini... roba da lacrime agli occhi...! Bianca era anche la "zia " a cui confidare i segreti, in primis quello della mia omosessualità. All'epoca non avevo ancora fatto coming-out. Con il mio trasferimento a Milano a TMC Telemontecarlo nel 1996 si diradò un pò la frequentazione con Biancalana. Ma quando scendevo a Genova spesso andavo a trovarlo in ufficio, oppure a vedere la Bai. Ricordo anche due serate memorabili, con i miei fidanzati dell'epoca, una al Teatro Chiabrera di Savona per festeggiare il mio esame di stato per Giornalista Professionista... ero seduto su un palchetto vicino alla scena e venni massacrato tutta la serata, un altra al Teatro Cantero di Chiavari. Biancalana e la Bai di quell'epoca meritavano anche una toccata e fuga da Milano, discesa e salita giusto per assistere allo spettacolo ed applaudire il mitico Bianca... Qui sotto un servizio che ho recuperato miracolosamente oggi nei nostri archivi è della Bai del 2001 lo avevo realizzato per il TG LA7 in onda il 27 dicembre del 2001 con l'intervista al Regista Piero Rossi ed all'attore Mario Vincentelli.