Mancano giusto tre settimane alla prima edizione del Tour of the Alps (17-21 Aprile): il nuovo evento ciclistico euro-regionale che ha raccolto la preziosissima eredità del Giro del Trentino e che ha tutti gli ingredienti per diventare una delle corse a tappe più spettacolari ed affascinanti della stagione mondiale.
Se lo scorso anno, nell'edizione del quarantennale del Giro del Trentino avevamo assistito a puro spettacolo sulle strade del Trentino Alto Adige e dell'Austria, c'è già da scommettere , visto il cast di partenti del TotA, questa l'abbreviazione della nuova gara a tappe, che le emozioni, l'adrenalina ed i colpi di scena sicuramente non mancheranno.
Saranno ben 18 le formazioni che prenderanno parte all’edizione 2017, la primissima del Tour of the Alps così suddivise : 7 World Tour, 7 Professional, 3 Continental e la Nazionale Italiana del CT Cassani .
Ma la novità assoluta è la partecipazione di Fabio Aru scortato dalla “sua” Astana con il capitano destinato o per meglio dire quasi obbligato, a catturare l’attenzione di supporters e addetti ai lavori, dopo un 2016 sottotono e un inizio di 2017 caratterizzato da qualche difficoltà.
Reduce da una Tirreno-Adriatico conclusa anticipatamente a causa di un’infezione virale, il 26enne sardo cercherà sulle strade euro-regionali di Austria e Trentino Alto Adige il miglior colpo di pedale per preparare l’assalto alla Maglia Rosa del Giro d’Italia del Centenario che scatterà dalla sua Sardegna venerdì 5 maggio .
“Il Tour of the Alps è una bella corsa, perfetta per andare alla ricerca delle sensazioni giuste a sole due settimane dalla partenza del Giro d’Italia - spiega Aru. - Negli anni scorsi avevo già preso parte per due volte al Giro del Trentino e in entrambe le occasioni mi ha lasciato in eredità buone gambe e il ricordo di paesaggi stupendi”.
“Verrò al Tour of the Alps per fare bene, non mi piace partecipare alle corse solo per allenarmi – ha aggiunto lo scalatore sardo – Ho iniziato la preparazione pre-stagionale il 1° Novembre per fare una base di lavoro molto solida su cui costruire l’avvicinamento al Giro d’Italia. In Oman e all’Abu Dhabi Tour ho avvertito buone sensazioni, poi alla Tirreno-Adriatico purtroppo sono stato colpito da un’infezione virale ai bronchi che mi ha costretto al ritiro. Come da programma ho ripreso ad allenarmi, tutto procede per il meglio, ma sarà il Tour of the Alps a dirmi a che punto sarò in vista del Giro del Centenario.
Quest’anno il lotto di pretendenti alla vittoria e al podio è numeroso: credo ci siano almeno una quindicina di atleti che possono fare bene”.
Sulle strade euro-regionali, Aru avrà di fronte avversari fortissimi e un percorso molto esigente, perfetto per tracciare un primo bilancio sulla preparazione. Già gli arrivi tirolesi di Innsbruck e Innervillgraten potrebbero dare qualche indicazione in questo senso, prima del tappone altoatesino con traguardo posto a Funes, dell’insidiosa frazione targata Melinda con arrivo a Cles e del gran finale trentino con il Monte Bondone decisivo per la vittoria finale.
“Non ho avuto modo di vedere di persona le tappe, ma ho seguito la presentazione del percorso su Internet. Da quello che ho potuto vedere le salite non mancano, probabilmente quest’anno ce ne sono anche di più rispetto al passato. Ogni giorno può essere determinante per scrivere la classifica”, ha concluso il corridore di Villacidro.
Prevista una grossa copertura mediatica per il Tour of the Alpes , che fa parte della Ciclismo Cup 2017, grazie alla nuova formula inventata dalla Lega Ciclismo Professionisti e la produzione televisiva di PMG SPORT ed Oneplayer le immagini della gara saranno trasmesse live. Diretta di un ora e mezza tutti i giorni sia sulle reti televisive di mezzo mondo che in streaming sui maggiori siti di informazione italiani e stranieri, compresa la testata giornalistica online per cui lavoro www.tg.la7.it