Franciacorta Stage, nella tappa dedicata alla terra delle grandi bollicine, ecco un Elia Viviani frizzante e spumeggiante più che mai.
Un Viviani con il botto, verrebbe da dire, visto che il velocista della Quick-Step Floors mette tutti in riga nella volata sotto il diluvio universale.
Un Viviani che, come il vino, più invecchia più è buono.
La 17esima tappa del Giro, la Franciacorta Stage appunto, è un pò la fotocopia di tutte le altre... fuga iniziale di giornata, la solita fuga che non è mai riuscita ad arrivare al traguardo quest'anno, qualche allungo negli ultimi chilometri dei finisseur e poi la sprint con l'entusiasmante testa a testa tra i velocisti.
Oggi i compagni di squadra di Viviani sono stati bravissimi a pilotare il loro capitano sul rettilineo finale, nonostante la pioggia torrenziale e nonostante la concorrenza agguerrita.
E così Elia Viviani ha calato il poker nella Franciacorta Stage, quarta vittoria in sei volate a gruppo compatto al Giro 101, le altre due le ha vinte il rivale diretto, Sam Bennet, che oggi ha chiuso al secondo posto, ottimo terzo Niccolò Bonifazio, per il ligure, quello odierno è il terzo piazzamento in questo Giro al terzo posto.
Punti preziosissimi per la Classifica a punti, scusate il gioco di parole, della Maglia Ciclamino che brilla sempre di più per Elia Viviani che ad Iseo è stato il più veloce ed il più bravo di tutti. In realtà la tappa di 155km da Riva del Garda ad Iseo è stata ribatezzata dagli organizzatori Franciacorta Stage proprio in onore di queste terre che vantano la piu altra produzione di spumante italiano. Bollicine con cui ha brindato anche Viviani dopo l'arrivo , quattro vittorie sono un bel bottino, lo stesso del suo compagno di squadra Fernando Gaviria l’anno scorso. L’ultimo velocista italiano con quatto successi nello stesso Giro era stato Alessandro Petacchi nel 2005 (Ravenna, Rovereto, Lissone, Milano).
Queste le parole di Elia Viviani nella conferenza stampa della 17esima tappa Franciacorta Stage.
“La mia decima vittoria della stagione e la quarta al Giro d'Italia confermano il livello raggiunto da quando sono entrato in Quick-Step. Ho dubitato di me solo ad Imola, dove ho avuto una brutta giornata, ma sono venuto qui con una squadra molto ben preparata, completamente costruita per farmi vincere tappe. Oltre a queste vittorie la Maglia Ciclamino era e rimane il mio obiettivo principale della stagione. Stamattina ero abbastanza nervoso perché sapevo che era un'occasione unica per Sam Bennett di portarmi via la Maglia. Abbiamo optato per una tattica difensiva, dapprima siamo rientrati dopo le salite per poi condurre in testa la volata. Nel finale il mio treno ha funzionato. Altre volte non era andata così, in particolare Fabio Sabatini ha avuto una gomma a terra prima della mia seconda vittoria ad Eilat e un problema meccanico prima della mia terza vittoria a Nervesa della Battaglia. Oggi lui ha fatto la differenza per la mia volata”.
Superlativa, anche oggi, nella Franciacorta Stage, la condotta di gara del Team della Maglia Rosa , gli atleti della formazione australiana della Mitchelton-Scott sono riusciti a tenere sempre nelle primissime posizioni del gruppo l'inglese Simon Yates che conserva sempre 56” di vantaggio sull’olandese Tom Dumoulin . Al terzo posto, staccato di 3’11” sull’italiano Domenico Pozzovivo. Abbandonate le bollicine della Franciacorta, da domani si inizia a salire con il trittico di arrivi in quota che potrebbero, in questo caso il condizionale è quanto mai d'obbligo, stravolgere la Classifica Generale di questo Giro 101. Più di diecimila metri di dislivello concentrati da giovedì a sabato, roba da far impallidire anche il più forte degli scalatori. Pratonevoso, Bardonecchia e Cervinia, questi in rigoroso ordine, i nomi delle località di arrivo in salita. Nomi già cerchiati in rosso da chi conserva le ambizioni o spera di salire sul Podio Finale di Roma. Detto che Simon Yates ha dimostrato, sinora, di possedere una forma strepitosa, resta da vedere se oseranno attaccare la maglia rosa i due che lo seguono in classifica Dumoulin e Pozzovivo. C'è l'incognita della tenuta di Yates nelle tre settimane, quando è quasi fisiologico che una giornata storta possa capitare a tutti, Maglia Rosa compresa.
C’è l’incognita di Chris Froome, o salta lui, cosa assai probalile visto che è andato bene solo sullo Zoncolan o salta totalmente il banco del Giro. Frullino Froome potrebbe spremere la sua squadra a tal punto da rischiare il tutto per tutto.. in fondo cosa avrebbe da perdere ?
Ma a me piace immaginare e sperare nei giovani scalatori che puntano ad un successo di tappa, due nomi su tutti quelli di Giulio Ciccone e Fausto Masnada.
Sino ad oggi, su 17 tappe in nessuna è arrivata una fuga iniziata nelle prime fasi di gara, chissà che non possa accadere proprio domani a Pratonevoso.
Nella localià sciistica delle Alpi Marittime il Giro d’Italia è arrivato due volte, nel 1996 e nel 2000, con le rispettive vittorie di Tonkov e Garzelli.
FOTOGALLERY FRANCIACORTA STAGE : FOTOCREDITS : BETTINIPHOTO // LaPresse - D'Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi