Francesco Moser era uno dei miei idoli, o meglio il mio idolo da ragazzino...! Mi appassionai al ciclismo nel 1980, ventennale della scomparsa di Fausto Coppi, per un libro che mi regalarono mamma e papà che raccontava la storia del Campionissimo. Un bellissimo libro di Jean Paul Ollivier dal titolo: Fausto Coppi, la Tragedia della Gloria. Iniziai a leggere quelle pagine e fui subito rapito da quella che sembrava una fiaba più che il racconto della vita di Coppi...una fiaba con un finale tristissimo, la morte del Campionissimo a soli 40 anni per una malaria non curata e non capita assurdamente dai medici. Quel libro lo lessi e lo rilessi un sacco di volte, sino a consumarne le pagine... e fu amore con il ciclismo...! Giro d'Italia Hall of Fame - Francesco Moser - 20/03/2015 - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2015 Se chiudo gli occhi ricordo il Giro del 1976, dovevo ancora compiere 9 anni.... ricordo la tv in bianco e nero in salotto e le immagini del vincitore Felice Gimondi... poi qualcosina... ma il buio sino al 1980... il Giro partiva da Genova la mia città...mi accontentai di vedere il cronoprologo in tv....! Ricordo i duelli Francesco Moser - Giuseppe Saronni, la loro lite furibonda alla Sanremo del 1981 quando a vincere fu il belga Fons de Wolf.... ! Crescendo iniziarono le mie "fughe" autorizzate da scuola.... Prima Sanremo 1983 : treno per Arenzano... passaggio dei corridori sulla Colletta, lauto pranzo al Ristorante Parodi....eravamo io ed altri 4 compagni del liceo, anche loro appassionati ma, soprattutto trascinati da me...! Quell'anno "debuttai" come spettatore anche al Giro dell'Appennino, avevo solo 15 anni e mezzo ( allora si diceva così ) ma non mi facevo problemi a chiedere autografi ai corridori, a scattare foto con loro... ero timido ed introverso in altri campi... ma con il ciclismo proprio no ! Non ricordo però quale fu il mio primo contatto live con Francesco Moser...! Però ricordo benissimo una data : 1984 Record dell'ora a Città Del Messico, tentato non una ma due volte con il famosissimo 51,151. Alla Sanremo ero prontissimo... putroppo venni bloccato dall'influenza a letto...! Ricordo che mi feci portare il televisore a colori in camera... mica potevo perdermi la Sanremo.... lo scatto di Francesco Moser giù nella discesa del Poggio lo rivedo ancora adesso.... Non vi dico le urla...con la febbre che, dopo l'arrivo mi era salita a 40 ! Giro d'Italia 1984 : all'epoca a scuola avevo già ideato il TOTOGIRO, un gioco basato sui pronostici.. anche chi non capiva nulla di ciclismo o, peggio lo odiava, era costretto a giocare...! Un giorno vi racconterò anche questo...! Con i miei compagni del liceo scientifico, eravamo in terza, decidemmo che l'arrivo di tappa da andare a vedere era quello di Lerici...! Giro d'Italia 1984 - Francesco Moser (Gis) - BettiniPhoto©2011 Scuola saltata con giustificazione dei genitori... treno per La Spezia, bus per Lerici... piazzati a pochissimi metri dall'arrivo, con un'attesa eterna attaccati a quelle che erano le transenne di una volta...! Peccato che Giove Pluvio ci volle regalare una di quelle pioggie torrenziali che solo la Liguria sa offrire...!!! Tornai a casa alla sera zuppo, ma felicissimo di aver visto la vittoria di Visentini ma, soprattutto la premiazione di Moser in Maglia Rosa...! Il giorno dopo mi accontentai di assistere al passaggio della Lerici - Alessandria da Busalla... anche un passaggio velocissimo dove non vedevi nessuno ma facevi immediatamente fuori un rullino da 36 pose con il motore della reflex, era un momento magico per me...! Come andoò a finire quel Giro i Moseriani se lo ricordano benissimo... polemiche per lo Stelvio saltato per troppa neve... polemiche per gli elicotteri Rai e l'infinita ed avvincente lotta tra Laurent Fignon e Francesco Moser.... la Crono di Verona fu un autentico capolavoro con Francesco che addottò le stesse ruote lenticolari usate a Città del Messico per il Record dell'ora...e si riprese la Maglia Rosa nell'ultimissima tappa dentro un Arena in delirio...! Di quel giorno non ho ricordi, ho solo quello del matrimonio di mio cugino....ero blindato là a soffrire, anche perchè ero stato io a chiedere, in base al calendario ciclistico di anticipare le nozze di una settimana, altrimenti sarebbero combaciate con il Giro dell'Appennino che stava diventando la "mia" corsa. L'anno seguente, il 1985 vidi il mio Francesco Moser, vincere proprio il Giro dell'Appennino in volata....ed io ero lì sul traguardo a fotografarlo !!! Giro dell'Appennino 1985 Francesco Moser precede Alberto Volpi e Marino Lejarreta. Foto Paolo Colombo Poi ci furono i due Record dell'ora, ad una settimana di distanza uno dall'altro nel 1986 al Velodromo Vigorelli. La prima volta ero in tribuna a sgolarmi come un pazzo ed a fare le foto... in una si vede un giovanissimo Roberto Bettini, il fotografo, ancora con la testa piena di capelli sul rossiccio ! Nel secondo tentativo addirittura, grazie all'intercessione di Rubino, un giornalista del Secolo XIX di Genova, riuscii ad entrare direttamente sul prato del Vigorelli... non potete capire l'emozione! Avevo appena compiuto 19 anni e per me esisteva solo il ciclismo...! Comperavo la Gazzetta ignorando completamente le pagine del calcio ed andando subito a leggere anche il più insignificante dei trafiletti che riguardassero il ciclismo...! Una vera e propria malattia insomma. Il desiderio era già quello di voler fare il telecronista televisivo di ciclismo.. ! Alla classica domanda che vuoi fare da grande ? Io rispondevo : " Voglio fare quello che fa Adriano De Zan , le telecronache di ciclismo ". Grazie alle mie frequentazioni con il ciclismo Francesco Moser restò il mio mito anche una volta sceso di sella...! Cena di Gala 50 Giro dell'Appennino 1989 - Genova Nervi Giulio Ricciardi - Francesco Moser ed io 21 enne.... Passato questo flashback ed alla mia giovinezza torniamo al 2015, ad oggi venerdì 20 marzo ! Cavoli sono passati ben 31 anni da quel mitico 1984, l'annata d'oro di Francesco Moser. L'appuntamento è di quelli imperdibili... all' Upcycle Milano Bike Cafè... secondo voi potevo mancare ? A Moserone RCS Sport consegna il Trofeo Senza Fine e fa entrare il Campione nella Hall of Fame del Giro d'Italia ! E' stato un pomeriggio gradevolissimo e piacevole... Tanti tantissimi ricordi ed annedoti sono riemersi... ed anche un pò di nostalgia per quel ciclismo che non c'è più ! Ho fatto una bellissima intervista con Francesco Moser che andrà in onda, se i miei "capi" non cambiano idea, lunedì 23 marzo alle 14 su TG Cronache LA7. Poi vi farò sapere. Ovviamente non potevano mancare i brindisi di rito, rigorosamente con le bollicine del Moser 51,151 , uno spumante metodo classico TRENTO DOC . Grazie anche all'amichevole simpatia e gentilezza di Carlo Moser, il figlio 31 enne che si occupa assieme alla sorella Francesca dell'azienda vinicola. Ma quello dei vini, salvo un accenno sotto sarà un argomento di cui vi parlerò la prossima volta. Che altro aggiungere se non un grazie di cuore a Francesco per tutte le emozioni che mi ha regalato in passato e che mi ha regalato in questo magico pomeriggio che si è concluso con un bellissimo quadretto famigliare , papà e figlio che , vicino al Trofeo Senza Fine tengono in mano i lacci arcobaleno per la campagna contro l'omofobia nello sport #allacciamoli. Grazie alla Famiglia MOSER ! Francesco e Carlo Moser con i lacci arcobaleno contro l'omofobia nello sport #allacciamoli Il campione trentino, dopo la cerimonia, le foto e le interviste televisive ha detto: Trofeo: "Ricevere questo bellissimo trofeo è davvero speciale per me chd ho un feeling particolare con i trofei: il famoso trofeo della Parigi-Roubaix con la pietra del pave' è stata una mia idea suggerita agli organizzatori. Sono anche stato il primo di sempre a riceverlo. Il trofeo del Giro d'Italia è unico, anche perché il design permette di poterci scrivere il nome di tutti i vincitori negli anni, ed è bello vedere il proprio nome accanto ad altri grandi del ciclismo passati e futuri. Tra mille anni ce ne saranno moltissimi, servirà un trofeo grandissimo!" Ricordi della vittoria al Giro d'Italia '84: "Sapevo di avere una grande chance: nelle prove a cronometro di Milano e Lucca avevo guadagnato più di 3 secondi al chilometro su Fignon. Usavo una bicicletta speciale, simile al quella che avevo usato per battere il record dell'ora. Quella mattina, quando sono andato in ricognizione sul percorso, non sapevo se utilizzare le ruote lenticolari. Il mio compagno di squadra Masciarelli mi disse 'usale!' e così ho fatto. La folla quel giorno era enorme. Ho sentito l'incitamento della gente durante tutta la gara fino al boato finale nell'Arena. Dovevo recuperare 1 minuto 21 secondi su Fignon. L'ho battuto di oltre 2 minuti e mezzo. Giro d'Italia Hall of Fame - Francesco Moser - 20/03/2015 - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2015 Ovviamente, visto che domenica si corre il Mondiale di Primavera, la Classicissima, non poteva mancare un pensiero alla Sanremo del 1984 vinta con quella fantastica picchiata giù dai tornanti del Poggio e un pronostico per quella che sarà la prima delle Classiche Monumento del 2015! Milano Sanremo: "È una gara di enorme importanza per il pubblico ma anche per i corridori. Può finire in molti modi:.. Se il gruppo si addormenta, può anche essere vinta da una lunga fuga a distanza. Con il ritorno del traguardo in via Roma la volata è più aperta, perché la strada è lunga e diritta. Il mio favorito per domenica è Alexander Kristoff. Bisogna essere veloci ma prima superare indenni il Poggio. Inoltre ogni volta che c'è stato cattivo tempo i pronostici della vigilia sono stati spesso disattesi. E si parla di maltempo..." SCHEDA FRANCESCO MOSER: Nato a Palù di Giovo (Trento) il 19 giugno 1951 passò professionista nel 1973. Con 273 vittorie su strada è il corridore italiano con maggior numero di successi all’attivo e 3° nella classifica mondiale dopo Eddy Merckx e Rik Van Looy.
VITTORIE DI MAGGIOR PRESTIGIO 1975 campione italiano nel trofeo Matteotti; 1975 e 1978 Giro di Lombardia; 1975 indossa la maglia gialla per le prime 7 tappe del Tour de France – battendo Merckx nel prologo di Charleroi – e vince la classifica riservata ai giovani; 1976 vince il campionato del mondo di nell’inseguimento individuale su pista; 1977 diventa Campione del mondo a San Cristobal in Venezuela; tra 1978 e il 1980 colleziona 3 vittorie consecutive alla Parigi- Roubaix; nel 1984 si aggiudica Giro d’Italia, Milano – Sanremo e Record dell’ora a Città del Messico.
Soprannominato “Lo Sceriffo”, per le sue qualità di leader, Moser è stato anche un funambolo della pista con tantissime Sei Giorni vinte in giro per il Mondo. Nel settembre 1987, al Trofeo Baracchi, disputa l’ultima sua gara da professionista. Oggi ha un’attività nella produzione di vino in Trentino : Cantine Moser