Bettiol e Bastianelli, le Fiandre parlano italiano con il doppio successo al Giro delle Fiandre maschile e femminile.
Una domenica da incorniciare per il ciclismo italiano che torna alla ribalta nelle classiche del nord.
Una domenica che mi fa ritornare, finalmente, a scrivere di ciclismo per il mio sito! Non lo facevo dall'estate scorsa. Il motivo molti di voi lo sanno, da quel maledetto 14 agosto, giorno del crollo del Ponte Morandi, sono inviato a Genova per il TG LA7. Lunghissimi mesi a seguire questa terribile tragedia che mi ha costretto a mettere da parte il ciclismo.
Però ci sono domeniche incredibili, come quella odierna che, seppur a centinaia di chilometri, ti fanno balzare sulla sedia, quando vedi in diretta TV un capolavoro del genere.
Merito di Alberto Bettiol che, 12 anni dopo l'ultima vittoria italiana di Alessandro Ballan, conquista per distacco il Giro delle Fiandre.
Complice una pioggerella leggera qui a Genova, sono rimasto incollato davanti al televisore, pronto a rammaricarmi per l'ennesimo successo straniero in una classica monumento, ma quanto ho visto l'attacco di Bettiol sul Vecchio Quaremont, a 18 km dall'arrivo ho capito che, quella odierna, poteva essere la domenica giusta.
Un'attacco magistrale che ha annichilito fior di campioni, finalmente ho visto Sagan arrancare in salita con la lingua fuori, gli altri corridori blasonati tutti indietro a rincorrere l'italiano ed allora con la forza del pensiero ho cercato di spingere Alberto Bettiol verso il traguardo. Momenti in cui passi dalla seggiola al divano, ti alzi per bere un bicchiere d'acqua, cerchi di prendere punti di riferimento per cronometrare da casa il vantaggio del fuggitivo, inizi ad agitarti, imprechi quando vedi quelli dietro che cercano di organizzare l'inseguimento...! Sei a centinaia di chilometri dalle Fiandre, ma, in fondo è come se fossi là e, chiudendo gli occhi, ricordi il tuo unico Fiandre seguito da giovane giornalista, anno 1993 con Maurizio Fondriest ed il compianto Franco Ballerini a farsi la guerra in fuga.
Basta un urlo in più del telecronista per farti riaprire gli occhi e riportarti al 2019 , Bettiol è sempre solo, spinge sui pedali, 20-25 secondi il vantaggio, dietro stanno per arrendersi, - 5, - 4 il conto alla rovescia verso il traguardo diventa una sorta di via crucis per me che tifo spudoratamente Bettiol anche se forse non ho mai avuto il piacere e l'onore di intervistare il corridore della Education First.
La flame rouge, l'ultimo chilometro.... Bettiol non fermarti, non guardare indietro, spingi ancora che il traguardo è vicinissimo.
L'arrivo del Fiandre è tutto tuo, cuore e testa, come dici tu mimando il gesto all'arrivo, come primo successo nella tua carriera da professionista penso non potessi sognare di meglio e sai che, a volte i sogni diventano realtà.
Qui da Certosa ( Genova ) ho ancora tempo per gustarmi la premiazione sul podio dove c'è anche Marta Bastianelli, la 31enne laziale, Campionessa d'Europa in carica che ha stravinto la volata a tre nel Giro delle Fiandre femminile.
Una domenica di grandissimo ciclismo, per me appassionato da sempre di questo sport meraviglioso.
Bettiol e Bastianelli due B a cui aggiungerei una terza parola Bocchetta, come Passo della Bocchetta, visto che tra 3 domeniche si correrà il Giro dell'Appennino, la classica legata alla mitica salita.
Finite le premiazioni esco sul terrazzo di casa di mamma e giro lo sguardo a Nord, la cima della Bocchetta appare come per magia, in mezzo alle nubi ed alla pioggerellina primaverile, sembra chiamare voi Bettiol e Bastianelli. Sarebbe bellissimo avere al via dell'Appennino il vincitore del Fiandre, sarebbe ancora più bello si organizzasse nello stesso giorno anche un Giro dell'Appennino femminile.
Sognare in fondo, come ho già scritto prima non costa nulla. Lo sguardo vira a Sud, quel che resta del Ponte Morandi sembra guardarmi ma soprattutto mi riporta alla triste realtà di questi 237 giorni, tra una settimana esatta, domenica prossima, saranno 8 mesi da quel maledetto 14 agosto che ha strappato alla vita 43 angeli.
Il Giro dell'Appennino quest'anno sarà dedicato alla loro memoria, per non dimenticare !